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Migaud critica il bilancio della Giustizia ancor prima della sua presentazione da parte del Primo Ministro

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Sulla questione delle finanze pubbliche, Michel Barnier cammina sul filo del rasoio con le opposizioni, i suoi alleati macronisti e con i suoi stessi ministri. Ancor prima della presentazione del bilancio questo giovedì da parte dell’inquilino di Matignon, Didier Migaud si è recato al fronte martedì sera per esprimere tutto il suo pensiero negativo sulla busta che sarebbe stata dedicata al suo ministero.

Il bilancio della Giustizia “non sarà soddisfacente”, ha affermato il ministro della Giustizia davanti alla Commissione legislativa dell’Assemblea nazionale. “Non posso dirvi di più”, ha continuato il ministro della Giustizia, affermando però di essere “mobilitato” affinché “vengono mantenuti i principali impegni, soprattutto in termini di personale” di magistrati o anche di cancellieri.

“-487 milioni per il bilancio della giustizia”

“Abbiamo un problema con l’esecuzione del bilancio 2024 e abbiamo anche un problema con il bilancio 2025 dal momento in cui è stata inviata la lettera di massimale che sarà ripresa, almeno inizialmente, dall’attuale governo e che sarà presentatovi, rappresenta -487 milioni per il bilancio della giustizia per il 2025”, ha affermato.

“Penso che il Primo Ministro sia pienamente consapevole della priorità che deve essere mantenuta per il sovrano e penso che le sue decisioni andranno interamente in questa direzione”, ha aggiunto Didier Migaud rispondendo alle domande dei deputati.

Obiettivo del 3% per il deficit pubblico nel 2029

Il capo del governo dovrà presentare questo giovedì al Consiglio dei ministri il bilancio dello Stato per il 2025. Michel Barnier ha chiesto una riduzione del deficit pubblico al 5% l’anno prossimo, prima di scendere sotto la soglia massima europea del 3% entro il 2029. anni dopo rispetto a quanto promesso dal governo precedente.

Nel discorso di consegna del potere a Didier Migaud il 23 settembre, Éric Dupond-Moretti ha sottolineato che è “essenziale” che la legge che santifica il bilancio della giustizia sia “rispettata”, in particolare per consentire l’assunzione prevista di 1.500 magistrati aggiuntivi, 1.800 impiegati , più di 1.100 lavoratori a contratto e il proseguimento del piano per la costruzione di 18.000 posti in carcere aggiuntivi. Venerdi scorso, recandosi a Digione, il nuovo ministro ha promesso di “garantire che la giustizia sia sempre considerata una priorità”, nonostante le finanze pubbliche “più deteriorate del previsto”.

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