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verso una nuova imposta locale?

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LE SPESE DELLA LEGGENDA. Il nuovo Ministro dei Territori, Catherine Vautrin, ha parlato alla Commissione delle Finanze Locali della necessità di ricreare, nel tempo, un’imposta locale che non sarebbe l’imposta sulla casa.

Una nuova tassa locale? È quanto ha suggerito martedì il nuovo ministro dei Territori, Catherine Vautrin, al ministro dei Conti pubblici Laurent Saint-Martin, davanti alla commissione delle finanze locali. I due ministri sono venuti a presentare la dolorosa situazione agli eletti locali prima della pubblicazione del PLF 2025: dovranno trovare cinque miliardi di risparmi.

Ovviamente gli eletti locali hanno sollevato forti grida, è il gioco della Repubblica. E di fronte alla bronca, un po’ spinta dal pubblico, la ministra dei Territori, lei stessa eletta locale, ha riconosciuto che, a lungo termine, sarebbe certamente necessario dare agli eletti un’imposta locale con potere di aliquota.

E anche

• Tensione sull’elettricità

Bercy, Energie, Matignon: nessuno è d’accordo sull’aumento del TICFE! Per compensare l’impennata dei prezzi dell’energia nel 2022/2023, l’imposta sull’elettricità è stata ridotta quasi a zero. Ma con il crollo dei prezzi di mercato, le tasse sono salite alle stelle. Bercy aveva pianificato da tempo di rivalutarlo da 21 a 32 euro al MWh (livello pre-crisi); che frutterebbe circa 3,5 miliardi di euro. Ma essendo lo scudo energetico costato alle casse dello Stato 40 miliardi, il Ministero delle Finanze si vedrebbe racimolare qualche miliardo in più. Da qui l’idea di aumentare l’imposta a 40 o addirittura 42 euro per MWh, che ne porterà altri 3,5!

Solo che all’Energia Agnès Pannier-Runacher si oppone fermamente, ricordando che l’aumento peserebbe molto sulle imprese. Non si tratta di andare oltre i 32 euro al MWh, mentre la tariffa di trasmissione dell’energia elettrica (la Turpe) dovrà essere rivista al rialzo già nel 2025. A Matignon, terzo suono di campana. Si precisa che l’imposta “aumenterà fino a consentire la prevista riduzione dal 9% al 10% il prossimo febbraio”. Poiché ciò dipende dall’andamento futuro dei prezzi, Matignon si rifiuta per il momento di fornire la cifra definitiva dell’aumento del TICFE.

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