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la rivalutazione delle pensioni rinviata di sei mesi dal governo: Notizie

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Per risparmiare, il governo ha deciso, mercoledì 2 ottobre, di rinviare di sei mesi la rivalutazione delle pensioni di vecchiaia. L’indicizzazione delle pensioni all’inflazione avverrà quindi ora nel luglio 2025, riferisce Franceinfo.

La rivalutazione delle rendite di vecchiaia non avverrà come previsto il 1° gennaio 2025. Sebbene il governo cerchi con tutti i mezzi di risparmiare, ha deciso di rinviare questa rivalutazione. Secondo le informazioni di franceinfo, mercoledì 2 ottobre, l’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, prevista dalla legge, non avverrà quindi fino al 1° luglio 2025. L’importo del risparmio realizzato con questo rinvio non è stato precisato. . Un’inversione di rotta dovuta al piano del nuovo esecutivo, che vuole trovare almeno 60 miliardi di euro l’anno prossimo per ridurre il deficit pubblico al 5% nel 2025. Due terzi di questa somma, ovvero 40 miliardi, dovranno provenire dalla riduzione del spesa pubblica, ha annunciato martedì Michel Barnier nella sua dichiarazione di politica generale all’Assemblea.

Un terzo del risparmio prelevato dalle grandi aziende

Oltre alle pensioni e alla spesa pubblica, Michel Barnier ha scelto di attivare la leva fiscale sulle imprese, che dovrebbe ricominciare a salire per la prima volta dal 2017. Un terzo dei risparmi previsti per la nuova squadra di governo dovrebbero derivare da questa tassazione, che prenderà di mira solo “gruppi molto grandi”lo ha promesso mercoledì mattina il ministro dell’Economia, Antoine Armand, a RTL.

Attesa da mesi e annunciata da Emmanuel Macron a giugno, l’indicizzazione delle pensioni all’inflazione non è sempre stata rispettata. A ottobre occorre aumentare anche le piccole pensioni: le persone in carriera che non percepiscono più di 847,57 euro al mese vedranno aumentare la loro pensione in media di 50,94 euro al mese.

pubblicato il 2 ottobre alle 15:14, Ambre Deharo, 6Medias

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