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“Il dibattito sulla procedura di destituzione del capo dello Stato è utile per mettere ognuno di fronte alle proprie responsabilità”

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Jérémie Iordanoff, deputato ambientalista dell’Isère, durante un colloquio con il governo all’Assemblea nazionale a Parigi, il 13 dicembre 2023. ALAIN JOCARD/AFP

Il deputato verde dell’Isère, Jérémie Iordanoff, è stato nominato, mercoledì 25 settembre, relatore della proposta di risoluzione cofirmata da 81 deputati « insoumis”, ecologisti e comunisti che mirano a riunire il Parlamento presso l’Alta Corte, con l’obiettivo di avviare una procedura di impeachment contro il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. Di iniziativa, La insoumise denuncia in particolare il rifiuto di Emmanuel Macron di nominare Lucie Castets, la candidata del Nuovo Fronte Popolare, la coalizione arrivata prima al termine del secondo turno delle elezioni legislative anticipate, il 7 luglio. .

Questa è la prima volta sotto il Ve Repubblica che il procedimento di licenziamento in base all’articolo 68 della Costituzione è sottoposto all’esame dei deputati…

E’ vero, non ci sono precedenti. La procedura che esamineremo mercoledì in Commissione Legge riguarda la possibilità per il Parlamento di costituirsi in Alta Corte. Esamineremo le argomentazioni nel merito, per verificare se il Presidente della Repubblica abbia commesso una o più violazioni dei suoi doveri manifestamente incompatibili con l’esercizio del suo mandato.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Sotto tensione, il gabinetto dell’Assemblea nazionale ritiene ammissibile la mozione di licenziamento di Emmanuel Macron

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Alcune decisioni possono almeno essere considerate errori politici. Lo scioglimento è assurdo. Il termine record di cinquantuno giorni per nominare un primo ministro non ha alcuna giustificazione valida. L’appuntamento a Matignon di Michel Barnier [issu du parti Les Républicains] non corrisponde ai risultati delle urne. La partecipazione diretta del Capo dello Stato alla scelta di alcuni membri del governo, dopo essere stato sconfessato alle elezioni europee [le 9 juin] e quello legislativo [des 30 juin et 7 juillet]… Tutto ciò contribuisce al disordine istituzionale e ad una crisi politica, i cui effetti completi non abbiamo ancora misurato. Basterà questo per avviare una procedura di impeachment? Saranno i deputati a doverlo dire, in commissione poi in seduta, prima dell’eventuale trasmissione ai senatori.

Ma lei non ha firmato la proposta di risoluzione “ribelle”, a differenza di altri suoi colleghi del Nuovo Fronte Popolare. I socialisti hanno votato a favore della sua ammissibilità presso la sede dell’Assemblea, ma alla fine voteranno contro il licenziamento. Per quali ragioni?

Pur non avendo firmato la risoluzione, ho tuttavia difeso il fatto che il gruppo Ecologista e Sociale ha votato a favore della sua ammissibilità. Resta inteso che l’ufficio dell’Assemblea decide soprattutto sulla forma, la sostanza spetta alla Commissione e alla seduta. Per i socialisti, ma anche per molti ecologisti o comunisti, c’è il dubbio sulla pertinenza dell’approccio e il timore di vedere Emmanuel Macron rinforzato in caso di fallimento della procedura. Da parte mia ritengo che la discussione nel merito sia consentita e che il dibattito in Assemblea Nazionale sia utile per mettere ciascuno di fronte alle proprie responsabilità. Se c’è un responsabile dello scioglimento e della crisi politica che ne è seguita, è proprio il Presidente della Repubblica. Tutti lo hanno capito bene.

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