L’esercito israeliano ha effettuato una serie di attacchi aerei a Gaza che hanno ucciso almeno 21 persone, riferiscono funzionari locali.
Gli attacchi di martedì sono avvenuti mentre i combattimenti si intensificavano nell’enclave palestinese e venivano effettuati nuovi raid nella Cisgiordania occupata. La recrudescenza della violenza nei territori palestinesi arriva mentre l’attenzione del mondo viene attirata dall’assalto dell’esercito israeliano al Libano.
Tredici persone sono state confermate uccise, tra cui donne e bambini, in un attacco notturno a due case nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, ha riferito l’agenzia di stampa Wafa. Nell’attacco sono rimaste ferite anche decine di persone.
L’esercito israeliano non ha rilasciato commenti immediati sull’attacco, ma ha affermato in un comunicato che un attacco aereo contro un complesso che in precedenza era servito come scuola a Gaza City aveva preso di mira i combattenti di Hamas che operavano da un centro di comando.
Nella sua dichiarazione Hamas ha accusato Hamas di utilizzare la popolazione civile e le strutture per scopi militari. Hamas ha costantemente negato tali accuse nel corso della guerra che dura dallo scorso ottobre.
La Difesa Civile Palestinese a Gaza ha affermato che l’ex scuola Shujayea ospitava famiglie palestinesi sfollate e che almeno sette persone sono state uccise.
Altri due attacchi israeliani separati hanno ucciso cinque palestinesi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e nel sobborgo Zeitoun di Gaza City. E a Khan Younis, nel sud dell’enclave, sei sono stati uccisi in un attacco contro le tende che ospitavano gli sfollati, hanno detto i medici, anche se gli incidenti rimangono non confermati.
La Jihad islamica palestinese, le ali armate di Hamas e altre fazioni militanti minori hanno affermato in dichiarazioni separate che i loro combattenti avevano attaccato le forze israeliane che operavano in diverse aree di Gaza con razzi anticarro, colpi di mortaio e ordigni esplosivi.
Continuano i raid in Cisgiordania
L’esercito israeliano continua inoltre a organizzare violenti raid nella Cisgiordania occupata, portando all’arresto di almeno 15 persone, secondo Wafa.
A Nablus, il Ministero della Sanità palestinese ha detto che un uomo di 25 anni è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito dai soldati alla coscia e all’addome nel campo profughi di Balata.
Nel frattempo, il consiglio del villaggio di Kafr Nima, tramite Facebook, ha invitato i residenti a non mandare gli studenti a scuola a causa della presenza delle forze dell’esercito israeliano nel villaggio.
Le forze israeliane hanno effettuato raid diffusi in Cisgiordania da quando è iniziata la guerra a Gaza, quasi un anno fa. Dal 7 ottobre almeno 719 persone sono state uccise e più di 10.000 arrestate.
Gli Houthi prendono di mira Israele
Mentre Israele affermava che la sua offensiva di terra era in corso in Libano, gli Houthi dello Yemen sembravano aumentare la loro attività.
Martedì il gruppo sostenuto dall’Iran ha lanciato attacchi con droni contro le postazioni militari israeliane a Tel Aviv ed Eilat, ha detto il portavoce militare del gruppo Yahya Saree in un discorso televisivo.
Domenica, Israele ha lanciato attacchi aerei sulla città yemenita di Hodeidah dopo che gli Houthi avevano segnalato un attacco missilistico all’aeroporto internazionale israeliano Ben Gurion.
Da novembre, gli Houthi hanno effettuato ripetuti attacchi contro Israele in solidarietà con i palestinesi, compresi attacchi contro navi legate a Israele.
Due navi hanno subito danni dopo essere state colpite da missili e da un drone marittimo al largo del porto di Hodeidah, nello Yemen, martedì mattina, hanno riferito le agenzie di sicurezza marittima e fonti che monitorano l’area.
Non vi è stata alcuna rivendicazione immediata della responsabilità per gli attacchi.
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