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come finisce Joker con Joaquin Phoenix? – Notizie sul cinema

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Cinque anni dopo, Joaquin Phoenix torna dietro il trucco del Joker in un sequel intitolato “Folie à Deux”, dove affronta Lady Gaga nei panni di Harley Quinn. Ma vi ricordate come finiva il primo film? Colpo di richiamo!

Immagini della Warner Bros

Per molto tempo abbiamo creduto che ciò non sarebbe mai accaduto. Perché nonostante i 1.079 miliardi di dollari al botteghino mondiale e i suoi due Oscar (miglior musica e miglior attore), Todd Phillips e Joaquin Phoenix sembravano voler lasciare il loro Joker dov’era, mentre in molti speravano in un seguito.

Che arriva il 2 ottobre nelle nostre sale. Intitolato Folie à deux, introduce in questo ramo dell’universo un altro personaggio emblematico del catalogo DC: Harley Quinn, complice del Joker prevista per apparire in un unico episodio della serie animata Batman degli anni ’90, prima che la sua notorietà gli venisse tolta. lui. offre un posto più importante e duraturo.

Dopo Margot Robbie, è Lady Gaga a incarnare il personaggio, in carne e ossa, in questo sequel dagli accenti musicali, che si concentra in particolare sul processo ad Arthur Fleck. E se non hai avuto il tempo di rivedere la prima opera prima dell’uscita della seconda, ecco come si è concluso il film del 2019, quindi sei pronto.

Arthur Wayne?

Nel film di Todd Phillips, il futuro Clown Principe del Crimine si chiama Arthur Fleck. Comico fallito, afflitto da disturbi mentali che lo fanno ridere in modo incontrollabile nelle situazioni meno adatte, si prende cura di sua madre (Frances Conroy) affetta da demenza. Ed è oggetto di continui episodi di bullismo, in una Gotham City sull’orlo del caos, dove la popolazione è colpita dalla disoccupazione, dalla criminalità e dalla crisi finanziaria.

Una vera polveriera che necessita solo di una scintilla per accendersi. E sarà Arthur. Il quale, in seguito ad una sfortunata combinazione di circostanze, uccide tre uomini che lo stavano aggredendo nella metropolitana, con un’arma regalatagli da un suo collega. Le vittime sono dipendenti della Wayne Enterprises, l’autore del loro omicidio, poi travestito da clown per esigenze di uno spettacolo in un ospedale pediatrico, diventa il simbolo della rivolta dei poveri contro i ricchi.

È allora che sua madre gli rivela che lui è il figlio nascosto di Thomas Wayne (Brett Cullen), quindi fratello del giovane Bruce (Dante Pereira-Olson). Ciò che il miliardario nega categoricamente, prima di colpire Arthur il giorno in cui riesce ad avvicinarlo, mentre a margine dell’auditorium dove si tiene il candidato sindaco di Gotham City scoppia una manifestazione anti-ricchi. Chi guarda caso sta dicendo la verità.


Immagini della Warner Bros

Non contento di scoprire di essere stato effettivamente adottato e che gli abusi subiti all’epoca dal patrigno gli hanno lasciato dei postumi fisici e psicologici, Arthur è oggetto di scherno da parte del conduttore Murray Franklin (Robert De Niro). che ammira e che ha ottenuto la registrazione di uno dei suoi spettacoli personali che si è rivelato un fiasco. E la sua relazione con la vicina Sophie (Zazie Beetz) è avvenuta solo nella sua testa.

Basti dire che è molto per un uomo single che, dopo aver ucciso sua madre e il suo vicino/ex collega Randall (Glenn Fleshler), viene invitato sul set dello show di Murray Franklin, il quale ha finito per conoscere il suo nome e contattarlo. Arriva sul posto in tutta la sua tenuta da Joker (e chiede di essere chiamato così), dopo aver ballato sui gradini di una scalinata per una scena diventata iconica, e intende porre fine alla sua vita dal vivo.

Inseguito dalla polizia, sempre più sospettosa del suo coinvolgimento nell’omicidio dei tre dipendenti della Wayne Enterprises, mentre si reca allo studio televisivo, il Joker ammette di esserne l’autore in diretta. E, dopo un vivace scambio di battute con Murray, che lo aveva invitato solo per prendersi gioco di lui, lo uccide prima di riprendere la sua trovata. “Questa è la vita!” fotocamera di fronte.

“Questa è la vita!”

Arrestato dalla polizia, deve la sua salvezza all’incendio che incendia Gotham in seguito alle sue azioni. Liberato grazie allo scontro tra le ambulanze della polizia i cui autisti e passeggeri indossano maschere da clown, si erge sopra la folla e disegna sul volto un sorriso con il suo sangue, diventando definitivamente l’icona di un popolo e il simbolo di una rivolta.

Di cui Thomas e Martha Wayne sono vittime. Mentre si precipitano fuori dal cinema dove si trovavano, a causa degli scontri, vengono uccisi in un vicolo buio da un aggressore con una maschera da clown, davanti agli occhi di Bruce. Il che permette al film di rileggere un elemento chiave della mitologia di Batman.


Immagini della Warner Bros

Ma niente Bat Man nell’epilogo, che ci mostra il giovane Bruce, sotto shock, mentre Arthur è ammanettato nell’Arkham Asylum e interrogato da uno psicologo. Che non è la futura Harley Quinn, visto che l’ultima immagine suggerisce che sia stato lui a ucciderla (o ad aggredirla violentemente) mostrandolo mentre esce dalla stanza, libero, lasciando dietro di sé impronte insanguinate.

Mentre la parola “Pinna” appare sullo schermo, tutto fa pensare che il Joker stia per fuggire. Ma il seguito inizia nel manicomio, dove Arthur attende il processo. E incontra la donna che diventerà sua complice e amante Harley Quinn. Per scoprire cosa succederà dopo, andate al cinema dal 2 ottobre.

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