A cura di CG
Pubblicato
ieri alle 16:28,
Aggiornato ieri alle 17:07
Il leader ribelle ritiene che il ministro delegato per l’Europa sia “compreso nelle politiche di Netanyahu”. Commenti giudicati “nauseanti” dal portavoce del governo.
L’estratto, lungo appena un minuto, bastò a infiammare la situazione. In un discorso tenuto sabato a Mende (Lozère), Jean-Luc Mélenchon ha attaccato il ministro delegato agli affari europei, Benjamin Haddad, dopo la morte del leader di Hezbollah venerdì in un raid israeliano. “Il ministro designato a prendersi cura dell’Europa è impegnato nelle politiche di Netanyahu. Ed è lui che si prende cura dell’Europa!”lanciò il leader ribelle.
Prova secondo lui che il Vecchio Continente non farebbe tutto il possibile per risolvere il conflitto in Medio Oriente. “Se l’Europa decidesse di non fornire più armi europee, la guerra finirebbe. Se l’Europa interrompesse le relazioni commerciali, [Israël] non potevo resistere”ha giustificato.
Diffusa massicciamente sui social network, la dichiarazione ha suscitato una reazione anche all’interno del governo. “Le allusioni nauseanti di Jean-Luc Mélenchon contro Benjamin Haddad sono indegne di un leader politico”ha tuonato domenica la portavoce dell’esecutivo, Maud Bregeon, accusando gli Insoumi di amalgamare la fede ebraica del ministro con la sua linea politica.
“Decenza e compostezza”
“La gravità della situazione richiede decenza e compostezza”ha aggiunto il macronista, mentre la comunità internazionale teme un incendio sul suolo libanese.
Denunciando le accuse di antisemitismo, Jean-Luc Mélenchon ha assicurato di basare il suo giudizio sui commenti passati di Benjamin Haddad. “La prova. Benjamin Haddad ha detto: ‘Non sono per un cessate il fuoco. Israele ha il diritto di difendersi dal terrorismo di Hamas’”ha scritto condividendo un’intervista al ministro delegato su France 2.
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