Il 30enne congolese è stato escluso dalla squadra professionistica dall’inizio dell’estate. Alla fine del suo contratto nel giugno 2025, il difensore centrale è stato inserito nella lista dei trasferimenti, ma non ha trovato un acquirente. Infastidito dalla sua situazione, Chancel Mbemba è stato licenziato due volte dopo una discussione con un membro della direzione e due domande poste al personale medico.
Nonostante tutto questo, Eric Di Meco ritiene che il giocatore debba rientrare in gruppo, soprattutto dopo la sconfitta di Strasburgo: “Ieri (domenica) sera, ho avuto dolore al mio (Chancel) Mbemba. (Roberto) De Zerbi ci spiega che (Pierre-Emile) Hojbjerg ha già giocato al centro della difesa al Tottenham e che per lui due difensori centrali mancini, (Derek) Cornelius e (Geoffrey) Kondogbia, non è possibile. Ma come può l’OM darsi la zappa sui piedi avendo un ragazzo come Mbemba che guarda la partita in casa e che è sempre stato lì? »
A nostro avviso, sarebbe una forte ammissione di debolezza introdurre una persona indesiderabile, dopo averla licenziata e dopo la sua cattiva condotta nei confronti di un leader. Non per l’ex focese: “Anche se non è più il Mbemba degli anni del Porto che andava a 2mila l’ora, ha sempre fatto il suo lavoro. Avrebbe potuto essere utile. Vogliamo separarci da lui, la storia è finita, vogliono venderlo, ma non l’hanno venduto. Invece di fare una difesa sperimentale mi sarebbe piaciuto vederlo a terra”.
Solo che la dirigenza ha anteposto alle proprie esigenze sportive un principio, qui puntuale: la difesa non viene decimata nel medio termine. Come dimostrare che Pablo Longoria & co. hanno torto?