DECRITTURA – Il commissario François Thierry, che chiederà l’assoluzione, è accusato di falsificazione di documenti pubblici. L’origine del caso: un intreccio tra servizi statali e alti magistrati, sullo sfondo del traffico internazionale di droga.
Droga proveniente dalla Spagna a quintali, una bilancia di attendibilità controversa, un informatore poco chiaro, una guerra tra dogana e polizia, perquisizioni persino ai piani nobili del tribunale di Parigi, diverse incriminazioni… E, infine, un “poliziotto di punta” accusato delle peggiori turpitudini mandato a processo da solo per, essenzialmente, falsificazione di un documento pubblico da parte di una persona in autorità, un reato punibile con dieci anni di prigione e una multa di 150.000 euro. Il processo al commissario capo François Thierry, 56 anni, ex capo del defunto Ufficio centrale per la repressione del traffico illecito di stupefacenti (OCRTIS), difeso da Me Francis Szpiner, si aprirà lunedì a Lione, per una settimana, davanti al Tribunale penale dipartimentale del Rodano.
Tutto inizia il 1°È Ottobre 2015 con una denuncia indirizzata a François Molins, all’epoca procuratore di Parigi. Un uomo di nome Hubert Avoine, nel frattempo morto…
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