Immagini satellitari mostrano danni alla rampa di lancio di Plesetsk dopo l’esplosione di Sarmat

Immagini satellitari mostrano danni alla rampa di lancio di Plesetsk dopo l’esplosione di Sarmat
Immagini satellitari mostrano danni alla rampa di lancio di Plesetsk dopo l’esplosione di Sarmat
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22 settembre 2024
Rampa di lancio dopo l’esplosione. Fonte: George Barros

Sono emerse immagini ad alta risoluzione della rampa di lancio del sito di test russo di Plesetsk, dove è esploso il missile balistico intercontinentale RS-28 Sarmat.

Le foto sono state condivise dal ricercatore OSINT e rappresentante dell’Institute for the Study of War (ISW) George Barros su X.

Le immagini satellitari del MAXAR rivelano gravi danni alla rampa di lancio.

È probabile che il motore a combustibile liquido del missile sia esploso mentre usciva dal pozzo di lancio del 15P728.

Rampa di lancio prima dell’esplosione. Fonte: George Barros

L’esplosione ha creato un cratere gigante largo quasi 62 metri, nel quale sono visibili elementi del pozzo di lancio.

Le immagini mostrano che la potente esplosione ha causato danni ingenti agli edifici circostanti, con quasi l’intera area ricoperta di detriti e terra.

Considerando questo incidente, la Russia è riuscita a effettuare un solo lancio riuscito del missile balistico intercontinentale RS-28 Sarmat su 5 tentativi, con l’unico successo avvenuto il 20 aprile 2022.

È noto che, almeno ufficialmente, presso il cosmodromo di Plesetsk è presente una sola rampa di lancio, la 15P728.

Lancio di prova del missile RS-28 Sarmat. Foto da fonti aperte

Eventuali danni a un’infrastruttura così critica causeranno ritardi nei test missilistici e richiederanno ingenti investimenti finanziari per ripristinare o costruire una nuova struttura di lancio.

Il missile balistico intercontinentale RS-28 Sarmat è presentato dal Ministero della Difesa russo come un progresso cruciale nella deterrenza nucleare.

Sebbene il missile sia entrato in servizio nel 2023, tutti i successivi tentativi di testare missili operativi sono falliti.

Militarnyi aveva precedentemente riferito che la Russia aveva riscontrato fallimenti anche nei test dei missili Yars e Bulava.

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