La possibile nomina di ministri della destra conservatrice al futuro governo non dovrebbe passare inosservata. Sono o sono stati contrari all’aborto, anti-LGBT o attivisti del Manif pour tous. Scelte non molto attraenti per il campo macronista.
Il prossimo governo renderà onore alla destra conservatrice? È quanto suggeriscono in ogni caso i primi nomi emersi dalla lista di Michel Barnier. Dopo un’ultima intervista con Emmanuel Macron, il Primo Ministro ha annunciato che il suo governo sarà svelato “prima di domenica”, ma certe scelte dei ministri disturbano l’opposizione e perfino il campo presidenziale.
Secondo BFMTV, l’elenco dei 38 ministri sembra essere il seguente:Trocadero a destra” o di destra conservatrice, come Bruno Retailleau, favorito per il Ministero dell’Interno. L’attuale presidente del gruppo Les Républicains (LR) al Senato si è opposto più volte alle idee di sinistra. Nel 2021, era contrario al disegno di legge per vietare la terapia di conversione. E più di recente, ha votato contro l’adozione dell’aborto nella Costituzione.
Contro il campo macronista
Nel campo macronista regna l’incomprensione. “Provo dolore per la mia Francia. Non mi sono iscritto a questo”deplora una parlamentare rinascimentale sulla potenziale nomina di Laurence Garnier. Alla senatrice della Loire-Atlantique è stato promesso il Ministero della Famiglia. Ma il suo rifiuto di costituzionalizzare l’aborto e la sua partecipazione al Manif pour tous non giocano sicuramente a suo favore.
Un altro nome non piace al campo presidenziale. È quello di Patrick Hetzel. Destinato a diventare ministro dell’istruzione superiore, ha anche detto “no” alla costituzionalizzazione dell’aborto e ha preso parte alle manifestazioni contro il matrimonio per tutti. La finalizzazione del primo governo Barnier appare quindi complicata a poche ore dall’annuncio ufficiale.
pubblicato il 21 settembre alle 10:08, Allan Doisneau, 6Medias
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