SE Konaté è accusato di frode in relazione alle richieste di visto presentate da diverse vittime. Era stato arrestato nel settembre 2024 in seguito a numerose denunce presentate da persone alle quali aveva fatto credere che stesse cercando visti, ma anche per conto del pubblico ministero, riferisce leSoleil-sn.
L’agente di polizia, in libertà provvisoria, non si è presentato. Solo Konaté ha affrontato i giudici. Ha ammesso il reato di frode, ma ha contestato i fatti di oltraggio alla corte e discredito su una decisione del tribunale. Dall’inchiesta, infatti, sono emersi scambi tra un cugino del sindaco di Sangalkam, allora detenuto per il caso Juan Branco, e Konaté. Aveva promesso la scarcerazione del consigliere in cambio della somma di 5 milioni di franchi Cfa per “ingrassaggio” procuratore e magistrati.
L’imputato ha cercato di scagionare l’agente di polizia. Tuttavia, le parti civili comparse hanno affermato che è stato l’ufficio di quest’ultima a firmare le liberatorie. Hanno chiesto il rimborso della somma versata, che varia tra 240.000 F CFA e 5 milioni di F CFA. La decisione verrà resa il 12 marzo 2025, precisa leSoleil-sn.
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