Una scena di incredibile violenza. Il 2 novembre 2021, un giovane agente di polizia di 26 anni assegnato alla brigata della rete Ile-de-France (BRF) è tornato a casa dopo una giornata di lavoro. Intorno alle 22,30, alla Gare du Nord di Parigi, salì su un treno della linea H. Pochi minuti dopo, il treno si fermò a Ermont, nella Val-d’Oise. Fu allora che quattro persone – che avevano già aggredito un passeggero – si avvicinarono all’agente di polizia per chiedergli una sigaretta. Secondo la testimonianza del poliziotto citato da, gli sono state subito lanciate minacce Le Figaro : “Sappiamo che sei un poliziotto! Ti distruggeremo, ti uccideremo! Sappiamo dove vivi nel 95″.
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Per sei lunghi minuti, l’ufficiale ha ricevuto una ventina di pugni e calci. Uno degli aggressori lo strangola annunciando: “Ti ammazzo”.
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L’intervento di un passeggero mette fine al calvario dell’ufficiale, che temeva che i suoi aggressori gli potessero sequestrare l’arma d’ordinanza. È scappato con un trauma cranico, un naso rotto e diversi contusioni.
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“Si è visto morire”
I quattro individui verranno poi arrestati dalla polizia municipale e dalla gendarmeria. Tre sono adulti e sono nati in Guadalupa: Lorenz M., cuoco di 19 anni, Wesley B., cuoco di 23 anni, padre di un figlio e noto per traffico e uso di droga, e Meddy M., disoccupato di 25 anni. anni, disabile e padre di una figlia. Quest’ultimo comparirà per mancata assistenza ad una persona in pericolo. Un quarto sospettato ha 16 anni. È già conosciuto dai giudici per violenza in un istituto scolastico.
A più di tre anni dagli eventi, il poliziotto resta molto colpito psicologicamente. Il funzionario ha lasciato Parigi con la sua compagna per continuare il suo lavoro in provincia. A FigaroIo Louis Cailliez, il suo avvocato, spiega: “Il mio cliente è determinato a ottenere giustizia e ha grandi aspettative da questo processo. Si è visto morire. È un uomo forte, ma parte della sua vita gli è stata rubata..
Il processo si svolgerà a porte chiuse davanti al tribunale dei minorenni a causa della minore età di uno degli imputati al momento dell’aggressione. Rischia 20 anni di carcere se non viene tolta la scusa della minoranza. Gli altri due principali imputati rischiano l’ergastolo. Il processo si aprirà lunedì 20 gennaio e il verdetto sarà emesso venerdì 24 gennaio.
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