Una domanda per la reintegrazione del canonico Roland Jaquenoud come insegnante al Lycée-Collège de Saint-Maurice è stata depositata presso il tribunale cantonale del Vallese. L’informazione è stata confermata all’ATS il 14 gennaio 2025 dal capo del Servizio educativo vallesano Jean-Philippe Lonfat. Una petizione in tal senso era già stata lanciata online nel maggio 2024.
Il canonico Roland Jaquenoud, priore dell’Abbazia, è stato incriminato nel novembre 2023 in Messa a fuocouno spettacolo RTS. Una testimonianza anonima ha riferito di un rapporto sessuale avvenuto nel 2003 con un novizio, quando questi era maestro dei novizi e quindi in posizione di autorità.
All’epoca dei fatti la questione era stata presa in carico dal Vaticano, che aveva poi inviato un emissario all’abbazia. Roma ha stabilito che si trattava di una relazione consensuale tra due adulti. Il caso è stato risolto secondo le disposizioni canoniche relative alla violazione del voto di castità. Roland Jaquenoud venne quindi allontanato dal noviziato. È poi partito per una missione in Kazakistan, dove è rimasto fino al 2015.
La questione riprenderà nel 2023
Al suo ritorno nel Vallese, il canonico fu nominato priore dell’abbazia di St-Maurice, la carica più alta dell’abbazia dopo quella di padre-abate. Quando il padre-abate Jean Scarcella, indagato canonicamente per abusi sessuali, si è ritirato dalle sue funzioni il 13 settembre 2023, Roland Jaquenoud è stato chiamato a sostituirlo temporaneamente. Ma di fronte allo scandalo, dieci giorni dopo fu a sua volta sospeso, per decisione romana, dalla direzione provvisoria dell’Abbazia.
Un delegato apostolico, investito del potere di Padre-Abate, è stato da allora assegnato all’Abbazia di St-Maurice. Si tratta del canonico Jean-Michel Girard, ex prevosto del Gran San Bernardo. Il canonico Roland Jaquenoud, dal canto suo, si trova in una comunità amica in attesa di riprendere un ministero.
Licenziato dal suo posto di insegnante
La messa in discussione delle responsabilità affidate a Roland Jaquenoud, tuttavia, andò oltre il quadro rigoroso dell’Abbazia. Il canonico è stato sospeso nel novembre 2023 dal suo incarico di insegnante di greco e latino al Lycée-Collège de St-Maurice. È stato poi licenziato nel 2024 dal Servizio educativo, ancor prima della fine delle indagini da parte della procura vallesana.
Infatti, solo nell’ottobre del 2024 i tribunali vallesani hanno emesso un ordine di classificazione nei confronti del canonico Jaquenoud, a causa dell’assenza di denuncia contro di lui e di un comportamento penalmente riprovevole.
Un gruppo di sostegno
Intorno al canone si formò un gruppo di sostegno. I suoi membri ritengono che il suo licenziamento sia una decisione ingiusta. Tra questi, Tatiana Taillefert, che ha studiato all’Università di Losanna con il canonico. Ricorda che contro di lui non è mai stata presentata alcuna denuncia penale. “La sua immagine è stata utilizzata in modo improprio per illustrare l’indagine sugli abusi pedofili nell’abbazia di Saint-Maurice.”
Con alcuni amici ha lanciato nel maggio 2024 una petizione online che ha raccolto fino ad oggi 211 firme. “Chiedo che il suo licenziamento, che sancisce un atto asserito senza alcuna certezza più di 20 anni fa e che non rientra nella normativa penale, venga annullato per rispetto della presunzione di innocenza”, si legge nel testo.
I firmatari chiedono la reintegrazione di Roland Jacquenoud nel servizio educativo. Nel gennaio 2025 è stata presentata una richiesta amministrativa in tal senso anche al Tribunale cantonale del Vallese. (cath.ch/ag/arc/lb)
© Catholic Media Center Cath-Info, 15/01/2025
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