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Emil: “Pensione? Mai ! »

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È un’icona dell’umorismo svizzero. Emil è il soggetto di un documentario che ripercorre tutta la sua carriera. “Tipico Emil – Lasciarsi andare e ricominciare da zero” ripercorre la carriera di questo lucernese che salì sul palco, che andò in tournée con i Knie, che diresse teatri e cinema, che pubblicò libri e che fuggì addirittura a New York per trovare anonimato.

Nel suo documentario, il regista svizzero Phil Meyer apre il libro di colui che fu prima tabaccaio postale prima di andare alla scuola d’arte. Emil Steinberger ha dovuto soprattutto trovare il coraggio di dire ai suoi cari che avrebbe lasciato il posto di impiegato statale: tagliate il cordone ombelicale e fate quello che volete.

Se la decisione non è mai stata accolta con favore dai suoi genitori, è stato dal pubblico. Al punto che per sfuggire alle pressioni popolari e mediatiche, Emil andò in esilio a New York nel 1993. Lì trovò Niccel che sarebbe diventata sua moglie; un’epopea d’amore raccontata nel documentario attraverso immagini d’archivio inedite. Oggi, all’età di 92 anni, Emil è ancora in buona forma. La risata e il buon umore sono un segreto della longevità? “Quando lavoro a casa, non rido sempre. Mi concentro sul lavoro. Ma mi piace ascoltare il pubblico. È come un’orchestra. So quando la risata arriva forte. Il pubblico è una sorta di direttore d’orchestra. »

Emil è riuscito a far ridere i quattro angoli della Svizzera. Al punto da diventare parte dell’identità nazionale? “Sì, possiamo dirlo”, ride l’artista. Innanzitutto avevo paura di andare nella Svizzera romanda con il mio spettacolo. Ma era il contrario. È stato incredibile il modo in cui sono stato accolto. Ovunque. Per me è un piccolo miracolo. »

Nonostante l’età (“è solo un numero”), Emil ha sempre dei progetti: “Quando il cervello è in forma, puoi lavorare, puoi scrivere, puoi imparare. Dobbiamo essere curiosi, è molto importante non addormentarci. Se ho un’idea la realizzo, perché no. » E per quanto riguarda la pensione? ” Mai ! Quando ho compiuto 65 anni, ho completamente dimenticato di essere un pensionato. Per me questa parola non esisteva. Avevo un lavoro interessante quindi l’ho fatto. »

Il film di due ore ritorna anche sul legame che Emil intrattiene con gli svizzeri e con il suo pubblico in generale. Un rapporto privilegiato: il lucernese ha costantemente viaggiato per il Paese per esibirsi in locali, grandi o piccoli, urbani e rurali, ma sempre gremiti. /aju

“Tipico Emil – Lascia andare e ricomincia.”

Uscito nelle sale cinematografiche della Svizzera romanda il 22 gennaio. Anteprime da domenica in alcune sale dell’Arco giurassiano.

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