Era tempo di festeggiare, ora è il momento di fare il punto. Cedendo alla tradizionale retrospettiva, i giornalisti della redazione hanno risposto a questa terribile domanda: se ne rimanesse solo una, quale sarebbe la tua lettura dell’anno? Scopri i preferiti della redazione, senza guardare il calendario o l’attualità.
La scelta di Hocine Bouhadjera
I Taxi Girl non erano solo un’altra band al centro deluna nuova ondata dai primi anni post-punk; era un’eco tumultuosa di Rimbaud e Burroughs. Mirwais Ahmadzai, il chitarrista della band, ritratto in Taxi Girl – 1978-1981 (Edizioni Séguier), questi anni di vibrante caos, segnati dall’ascesa di ciò che egli proclamava “ la migliore band del mondo “. E contro ogni previsione, non ha torto…
CRONACA – Perché Taxi Girl è il gruppo francese più romantico
Attraverso un racconto frammentato, gergale, a volte scritto in modo sperimentale, il musicista-scrittore racconta una sublime bancarotta, un’eroica disillusione e un’epoca antidiluviana. Ma in cosa i Taxi Girl si dimostrarono diversi dagli altri gruppi punk dell’epoca, e anche nel successo, dagli outsider?
La tragedia del suo percorso, la personalità di ciascuno dei suoi membri, in particolare del suo cantante, che apparentemente ha dimostrato di essere un vero…
La scelta di Antoine Oury
La riapertura di Notre-Dame avrebbe dovuto riportare alla luce questo testo leggibile per la prima volta in francese grazie alle edizioni troppo poco conosciute di Typhoon. Pubblicato nel 1991, Muncasterun breve romanzo del britannico Robert Westall, tradotto da Benjamin Kuntzer, evoca il progetto molto particolare intrapreso da un esperto tecnico di accesso su fune: ristrutturare una cattedrale.
Niente andrà come previsto, ovviamente: Muncaster è una costruzione diabolicamente padroneggiata in cui non manca nulla. Né mistero, né suspense, né orrore freddo e insidioso. Una scoperta che fa venire voglia di tuffarsi direttamente nel resto dell’opera di Westall: presto, altre traduzioni!
La scelta di Nicolas Gary
I vampiri esercitano questo fascino indescrivibile in quanto, come creature morte, si muovono tra i vivi e, in questo modo, rientrano nella categoria dei non morti. Ma la loro sussistenza passa attraverso questa dualità del mostro che si nutre di umani, di un’umanità scomparsa.
Arnaud Esquerre esplora così l’evoluzione del concetto di “ vampiro » sin dalla sua comparsa in Europa nel XVIII secolo nel suo saggio Ecco come si muovono i vampiri(Fayard, 2022). Mettere in discussione la morte e l’immortalità, la sessualità così come il desiderio, l’interdipendenza – che si tratti di sfruttamento, parassitismo o addirittura simbiotico? — il vampiro è questo lato oscuro che ci rimanda al declino religioso, quindi all’ostracismo dello straniero.
MICRONICA – Ecco come si muovono i vampiri. Saggio sulla variazione di significato
Che siano creature letterarie, pipistrelli, metafore mediche o simboli socio-economici o sessuali (in Marx e Freud, ma c’è da stupirsi?), il vampiro vive in noi, aspettando solo di essere rivelato…
La scelta di Clotilde Martin
Generi diversi significano piaceri diversi: Clotilde Martin seleziona Fluide Glacial – 50 anni di copertinediretto da Jean-Christophe Delpierre, ex redattore capo della famosa rivista “ Umorismo e fumetti».
CRONACA – Gotlib, Edika, Sattouf… 50 anni di Fluide Glacial
Un’opera – anzi un colossale lavoro di archiviazione visiva – che invita a ripercorrere la storia del giornale. Per alcuni quest’opera celebrativa avrà il profumo dei ricordi dell’adolescenza passata, per altri sarà una scoperta sorprendente…
Blutch, Riad Sattouf, Coyote, Edika, Gotlib…: tanti hanno plasmato il DNA di Fluide Glacial.
La scelta di Louella Boulland
A metà tra il racconto cupo e il romanzo poetico, Audrée Wilhelmy ha dato vita a un UFO letterario: Pelle di sangue pubblicato da Le Tripode. L’autore ci porta nel cuore delle foreste di Kangoq, dalle quali non si esce mai del tutto, dove vive una strana creatura.
Isolata nella sua stanza delle piume, una donna, di volta in volta strega, amante o insegnante, affascina con la sua pratica unica di piumare le oche. Lì, al centro della sua bottega, offre il suo corpo agli uomini, e dedica il resto del suo tempo a trasmettere il suo sapere alle donne.
CRONACA – Peau-de-sang, tra racconto cupo e romanzo poetico
Con questo romanzo dai toni di un racconto inquietante, Audrée Wilhelmy rivisita la storia di Pelle d’asino di Charles Perrault. Incesto, sessualità, morte… L’autore affronta temi delicati, con una forza poetica che quest’anno non ha eguali.
Veramente femminista, l’autrice manipola il linguaggio e gioca con il significato delle parole: un esercizio mentale di cui godiamo con grande piacere. Per leggere, rileggere e riflettere, Pelle di sangueè un’esperienza letteraria a sé stante.
La scelta di Bruno Ménétrier
Ci piacciono i western o no, ma questo libro potrebbe farti desiderare qualcos’altro. Con questo primo romanzo l’autore fa un ingresso notevole nel mondo letterario.
Ces Terre Promessesono quelli dipiù lontano quelli della corsa all’oro, dove si snoderà una prosa magnifica: un linguaggio potente e crudo, carnale e suggestivo, intenso e vibrante. C’è sangue, fango, parassiti e molto peggio… perché è il linguaggio di un ” terra oscura brulicante di lunghi vermi dagli anelli ».
CRONACA – Terre Promesse: Commedia Umana, nel selvaggio West
Ma il testo rimane totalmente controllato, tutto al servizio di una storia solidamente costruita. Un romanzo corale dove ogni capitolo permette a uno dei personaggi di svilupparsi in una spirale temporale mescolando passato e presente. Storie in cui le donne sono coloro che non vogliono piegarsi alla furia o al desiderio degli uomini.
La scelta di Maria Danthine
Durante la visita alla casa di George Sand a Nohant-Vic, la nostra guida ha menzionato il libro epistolare tra George Sand e Gustave Flaubert, aggiungendo che si tratta probabilmente di una delle più belle corrispondenze della letteratura francese. Aveva ragione.
L’ho comprato, letto, assaggiato e mi è piaciuto. Tra Croisset Norman e Nohant Berry, i postini trasportavano lettere che testimoniavano una forte amicizia. George Sand e Gustave Flaubert hanno intinto le loro penne nell’inchiostro, e sulle centinaia di fogli hanno posto tenerezza, rispetto e ammirazione reciproca, sguardi altrettanto preoccupati sul mondo.
Tra banalità e preoccupazioni quotidiane, hanno condiviso sentimenti e percezioni, si sono lamentati delle loro avventure con la scrittura. Quando si incontravano, a parte le discussioni sulla preparazione del pollo arrosto e dei panini alla marmellata, sugli spettacoli teatrali a Nohant e sulle visite alla città di Rouen, leggevano per lunghe ore e in modo amichevole un critico benevolo commentava i testi scritti.
Si invitavano a vicenda nelle lettere e qualcosa interrompeva costantemente i loro piani, ma non si offendevano mai. Entrambi sapevano che scrivere era più importante. George Sand promise a Flaubert che, quando sarebbe venuto a trovarla a Nohant, gli avrebbe permesso di restare in vestaglia e pantofole. Nella leggerezza dei loro scambi, percepiamo un’amicizia piena di spirito, intelligenza e tenerezza.
La scelta di Clémence Leboucher
Il tema della violenza ginecologica si rivela sempre sensibile e delicato. Talvolta è difficile, per gli interessati, opporsi ad una figura imponente come quella del medico, insistere su un dolore che può sembrare insignificante, rifiutare metodi contraccettivi presentati come ovvi.
Tuttavia, sembra essere in corso una messa in discussione della postura dei ginecologi, e si manifesta in particolare con il sublime lavoro di Martin Winckler, Il coro femminile (POL,2011) adattato in un fumetto da Aude Mermilliod.
Dove apprendiamo, seguendo una studentessa di medicina piuttosto sicura delle sue capacità, che no, la spirale non deve necessariamente essere cambiata ogni cinque anni, che le donne non mentono quando dicono di avere dolore e che in medicina, e soprattutto in ginecologia la gentilezza è sempre la madre della sicurezza.
La scelta di Mimiche
La mia lettura preferita per il 2024? Polare? Saggio ? Romanzo ? Fumetti?… È il romanzo biograficoLiberta di Montmartre,Jean-Paul Delfino (Istya & Cie, 2024) che rimarrà, per me, il momento di lettura più bello e una scoperta molto bella.
In primo luogo perché, senza nemmeno essere un dilettante informato, mi piace la pittura di Suzanne Valadon che riflette la sua ansia di vivere per dipingere, il suo desiderio di uscire dalla routine alla quale la povertà della sua infanzia le aveva promesso.
CRONACA – Liberatrice di Montmartre: Suzanne Valadon, artista donna tra gli uomini
Poi perché, con molta rabbia e realismo, Jean Paul Delphino trasporta il suo lettore nella vita quotidiana della sua eroina come se, di ristorante in ristorante, stessimo passeggiando con lei per le strade di La Butte, con Gazi-le- Tatar, in questi anni di esplosioni artistiche. Al punto da aver pensato, per un attimo, che stavo leggendo un’autobiografia anziché un romanzo! Troppo forte!
La scelta di Nicolas Ancion
Il 2024 sarà stato un anno molto ricco per i fumetti. Ma se dovessi scegliere un solo titolo, penserei subito a quelloSaccheggiodi Maxime de Lisle e Renan Coquin (Delcourt), perché questo album riesce a rendere concreta, scioccante e commovente la terribile realtà della pesca eccessiva nell’Africa occidentale.
CRONACA – Saccheggi: pesca eccessiva, bulli e teppisti
Per abbracciare questo tema complesso, lo sceneggiatore ci invita a seguire diversi fili immaginari, ma iperdocumentati, che ci fanno vivere dall’interno le tensioni, le contraddizioni e le aberrazioni di cui è intessuto il nostro mondo industriale e consumistico. Un libro eccezionale.
Crediti immagine: ActuaLitté / CC-By-SA 2.0
Di Louella Boulland
Contatto: [email protected]
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