Molto sorpreso perché piuttosto abituato alle stupidaggini del direttore La capralo ha commosso molto. E, chissà, magari anche ispirato. Sul suo account X, Pierre Richard, oggi novantenne, ha sorpreso tutti annunciando il suo ritorno dietro la macchina da presa, 28 anni dopo Dritto al muro. “Come ogni anno, ho appuntamento per augurarvi un felice anno nuovo, dichiara in un video, davanti a un poster di Tintin. Sono commosso di avere ancora così tanti fan. Ovviamente per me è fantastico. Sono felice di dirti due o tre parole adesso. E tra queste tre parole devo annunciare – anche se per me è un evento – che ho rifatto un ultimo film, da regista. I film, come attore, li faccio, ma come regista sono passati almeno 30 anni, non so quanti. Questo film si chiama L’uomo che ha visto l’orso che ha visto l’uomo. Penso che questo film mi piaccia davvero tanto e sarei molto felice se andassi a vederlo. Uscirà nell’ultimo trimestre del 2025. Bene, se posso, vi bacio tutti, grazie.”
Non ha parlato della sceneggiatura. Ma ecco la sinossi ufficiale: “Nonostante diversi decenni li separino, Grégoire e Michel sono legati da un’amicizia straordinaria, tanto stravagante quanto incrollabile. Un giorno, un circo vicino dichiara che il suo orso è scappato…”
Per Pierre Richard questo sarà l’ottavo risultato I distratti (1970), Le disgrazie di Alfred (1972), Non so niente ma ti dirò tutto (1973), Sono timido, ma mi prendo cura di me stesso (1978), Non sono io, è lui (1980), Possiamo sempre sognare (1991) et Dritto al muro (1997). Per tutti i nostalgici delle sue commedie deliziosamente bonarie e positive, L’uomo che ha visto l’orso che ha visto l’uomo sarà sicuramente un evento.
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