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Recensione film: Mortelle Raclette (2024, Canal+)

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Mortelle Raclette // Di François Descraques. Con Faustine Koziel, Jessé Rémond Lacroix e Bérangère McNeese.

Nel vasto panorama della produzione cinematografica francese, alcune opere suscitano curiosità e aspettative per la loro apparente originalità. Raclette mortaleun mediometraggio di François Descraques (Il visitatore del futuro), è uno di questi. Con un titolo intrigante e un concept che mescola parodia slasher e commedia assurda, questo film aveva tutte le carte in mano per sorprendere. Sfortunatamente, questa è una promessa non mantenuta, un esercizio traballante che fatica a convincere, sia nel suo umorismo che nella sua esecuzione. La proposta iniziale, seppure originale, è bastata a suscitare interesse. In uno chalet di montagna isolato, una troupe di giovani attori sta girando un film porno eco-responsabile intitolato “Tire-Fesses”.

L’erede di una compagnia cinematografica X decide di cambiare genere assumendo, per il suo nuovo film “TIRE-FESSES”, un coordinatore dell’intimità formato anche lui nelle riprese eco-responsabili. Una prima volta per lei. E per la squadra che sosterrà. Ma la piccola troupe, che sta girando in un isolato chalet savoiardo, si ritroverà presto tagliata fuori dal mondo da una tempesta di neve e da un’interruzione del wi-fi.

Il progetto, tanto improbabile quanto insolito, vuole essere in linea con le questioni ambientali: accessori in legno provenienti dai Vosgi e un coordinatore dell’intimità supervisionano queste curiose riprese. Un’idea che avrebbe potuto dar vita a una satira graffiante e anticonformista, ma che crolla presto sotto il peso di una scrittura superficiale e goffa. Il resto della storia si immerge in una serie di misteriosi omicidi, nel tentativo di fondere l’umorismo da scolaretto e la suspense orribile. Tuttavia, nessuno dei due funziona davvero. Le scene che dovrebbero provocare una risata falliscono, e i momenti di tensione faticano a imporsi, a causa della mancanza di una messa in scena efficace. La commedia, la pietra angolare della Raclette mortalesi basa su un accumulo di giochi di parole e riferimenti cinematografici.

Anche se poche righe possono farti sorridere, la maggior parte delle battute sono tanto pesanti quanto prevedibili. Lungi dall’essere incisive o innovative, queste battute danno l’impressione di umorismo accademico, privo di sottigliezza. I personaggi, dal canto loro, sono rinchiusi in caricature troppo rigide per risultare accattivanti. Il pomposo regista, l’attore ingenuo e immaturo, o il premuroso ma invasivo coordinatore dell’intimità: ciascuno è confinato in un ruolo stereotipato che limita ogni possibilità di sorpresa o sviluppo. Il risultato è una dinamica complessiva che si esaurisce rapidamente, a causa della mancanza di idee veramente nuove. Dove il film avrebbe potuto brillare è nella sua dimensione orribile.

Lo slasher è un genere che, seppur delimitato, offre numerose opportunità per sovvertire abilmente i codici. Qui però l’ambiente montano isolato è poco sfruttato. La maggior parte delle scene si svolge in un’unica stanza, il che limita fortemente l’immersione e la varietà visiva. Per quanto riguarda gli omicidi, sono troppo distanziati per mantenere un ritmo sostenuto e mancano gravemente di impatto, anche se in un registro parodico. Lungi dall’essere spaventose, queste sequenze faticano anche a provocare la minima esplosione di sorpresa o paura. Ciò che delude di più in Raclette mortaleè la sensazione di potenziale non sfruttato. L’idea di un film porno eco-responsabile che si trasforma in un incubo è un’idea che avrebbe potuto dare vita a un’opera singolare, audace e memorabile.

Sfortunatamente, qui tutto sembra limitato: la trama, i personaggi e persino l’ambizione del progetto. Il regista François Descraques, noto per il suo lavoro creativo su Il visitatore del futurosembra aver optato per la via più facile con questo mediometraggio. Lungi dall’essere una satira tagliente o una commedia audace, Raclette mortale si accontenta di un approccio superficiale che non riesce a intrattenere pienamente o a lasciare un’impressione. Della durata di circa un’ora, Raclette mortale avrebbe potuto trarre vantaggio da un ritmo più dinamico e da una narrazione più serrata. Tuttavia, anche in questo formato corto, il film sembra trascinarsi inutilmente. Alcuni passaggi sembrano riempiti per raggiungere una durata minima, mentre altri vengono affrettati senza vera cura.

Questa gestione maldestra del tempo rafforza l’idea di un progetto incompiuto, come uno schizzo mai trasformato in un’opera finita. I giovani attori riuniti per il film, tra cui Jesse Rémond-Lacroix ed Esteban Vial, dimostrano buona volontà. La loro recitazione, volutamente esagerata nelle finte scene delle riprese porno, suggerisce una certa energia. Tuttavia, una volta che devono adottare un tono più serio, le loro esibizioni mancano di convinzione. Questo contrasto evidenzia i limiti del casting, che forse meritava una direzione migliore per sfruttare appieno il suo potenziale. Non tutto è da buttare via Raclette mortale. Il film beneficia di alcune idee divertenti, in particolare nel modo in cui gioca con i codici cinematografici.

Certi riferimenti cinematografici, anche se a volte forzati, riescono a far sorridere lo spettatore informato. Allo stesso modo, il concetto stesso di commedia eco-porno-horror rimane sufficientemente originale da incuriosire. Infine, la brevità del film può essere vista come una qualità: non dilungandosi oltre, evita di cadere completamente nella noia. In sintesi, Raclette mortale è un’opera che avrebbe potuto sorprendere per la sua audacia e originalità, ma che finisce per deludere per la sua mancanza di ambizione e la sua goffa esecuzione. Né veramente divertente né veramente spaventoso, il film lascia l’impressione di un lavoro incompiuto, come un tentativo abortito di combinare satira e horror. Per coloro che cercano una commedia assurda o uno slasher insolito, altri titoli probabilmente si riveleranno più soddisfacenti.

Nota: 3/10. Insomma, un film TV che manca il suo obiettivo. Peccato perché l’idea era buona e ci sono dei momenti molto divertenti.

Rilasciato il 25 dicembre 2024 su myCanal

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