Il film è ambientato all'inizio del XIX secolo e ci presenta il conte Orlok (Bill Skarsgård), che progetta di acquistare una proprietà nella fittizia città portuale tedesca di Wisborg con l'aiuto di un assistente segreto che riesce a ingannare un giovane agente immobiliare innocente. (interpretato da Nicholas Hoult) di compiere un viaggio pericoloso nel suo castello per supervisionare di persona la firma del documento. Ma ha altri progetti in mente, poiché il suo obiettivo è ottenere il sangue della schiva fidanzata del giovane.interpretata da Lily-Rose Depp, per la quale ha sviluppato una passione attraverso i suoi sogni.
Il film di Murnau del 1922 prese molte parti senza permesso dal romanzo “Dracula” di Bram Stoker del 1897, cambiando i nomi dei personaggi per evitare cause legali, sebbene la somiglianza con quest'opera sia evidente. Tuttavia, Eggers attribuisce anche il merito a Murnau in questo film, usando un'infestazione di topi per rappresentare l'arrivo del vampiro in Germania. Il regista cattura l'essenza dell'espressionismo tedesco con una fotografia e un'illuminazione straordinarie, offrendo allo stesso tempo performance che risuonano a un livello profondamente emotivo.
Senza dubbio, l'intero cast dà il meglio di sé, mettendo in risalto la brillante e spesso sottovalutata Lily-Rose, la cui recitazione corporea è anch'essa affascinante. L'attore teatrale tedesco Max Schreck era il vampiro del titolo nella versione del 1922, e Klaus Kinski era nella versione di Werner Herzog del 1979. Adesso tocca a Bill Skarsgård spaventarci entrando nella pelle (morta) di questo succhiasangue che rimane semi-nascosto per gran parte del film.. Ci troviamo di fronte ad un Nosferatu abbastanza diverso da quello che ci è stato presentato in precedenza, qualcosa che può essere apprezzato ma il cui aspetto è stato quello che meno ci ha convinto di questa nuova versione, mostrandoci un Bill totalmente irriconoscibile e meno iconico del suo precedente versioni.
Comunque, Eggers ancora una volta ci delizia con alcuni momenti altrettanto belli e inquietanti(menzione speciale a quella ripresa finale), regalando allo spettatore una cinematografia squisita mentre creava un film che dà la sensazione che stiamo scoprendo qualcosa di antico e terrificante che è stato portato alla luce per una nuova generazione. I movimenti di macchina ti tengono vigile, portandoti per mano in quell'universo inquietante e atmosferico che Eggers riesce a creare. Inoltre, il gran numero di effetti pratici riesce anche a dargli quella sensazione di realismo che si traduce in un film horror che lo spettatore sentirà autentico, terrificante e rinfrescante in cui l'oscurità è un altro protagonista.
Insomma, ci troviamo di fronte una lettera d'amore al concetto originale, intelligentemente rispettoso e abbastanza fedele che conquisterà tutti gli amanti del gotico, dei vampiri e i fedelissimi di Eggers.
Il migliore: la sua regia, alcune inquadrature incredibili e Lily-Rose Depp.
Peggio: l'apparizione del nuovo Nosferatu.
Di Pablo Pastore.
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