Il thriller Conclave diretto da Edward Berger è ultra efficace, ma il finale ha sorpreso buona parte degli spettatori. Spiegazioni.
Edward Berger è il nuovo beniamino di Hollywood, già in lavorazione per occuparsi del prossimo James Bond (secondo indiscrezioni), del prossimo Jason Bourne (ne ha parlato lui stesso) o addirittura di una nuova parte della saga Dell'oceano (un'altra voce). Una cosa è certa, tornerà su Netflix nel 2025 con il thriller La ballata di un piccolo giocatore e sta preparando un film sui viaggi nel tempo Interstellare et Top Gun con Austin Butler.
Aspettando, Conclave, il suo thriller sulla morte del Papa e l'elezione del suo successore, organizzato dal personaggio di Ralph Fiennes, è ancora nelle sale. Il film è un piccolo successo commerciale con quasi 40 milioni di dollari accumulati al botteghino (per un budget di 20 milioni) ed è uno dei grandi favoriti per la cerimonia degli Oscar 2025, questo però l'adattamento dell'omonimo romanzo di Robert Harris a volte ha diviso spettatori e critici, soprattutto a causa del suo gran finale. Spiegazioni con SPOILER ovunque!
il segreto del vaticano
Come promemoria, Conclave vede diversi candidati perdere il loro status di favoriti man mano che il conclave va avanti per motivi di corruzione (cardinale Tremblay), scandalo (Adeyemi), popolarità (Bellini) o orientamento politico (Tedesco). Infine, è stato il cardinale Benitez, nominato in pectore (in segreto per riassumere) dal defunto Papa prima della sua morte, a essere eletto tra la sorpresa di tutti, soprattutto per la sua bontà e purezza. Tuttavia, negli ultimi minuti del film apprendiamo che Benitez (Carlos Diehz) nascondeva lui stesso un segreto: è intersessuale.
L'annuncio arriva come un duro colpo per il cardinale Lawrence, al quale Benitez spiega di aver scoperto le sue peculiarità solo da adulto, dopo essere rimasto ferito durante un attentato a Kabul (dove è arcivescovo). Racconta di aver presentato le sue dimissioni al Papa, ma che questi ha rifiutato e gli ha semplicemente chiesto di sottoporsi a un'isterectomia (operazione consistente nell'asportazione dell'utero). Un intervento chirurgico al quale Benitez alla fine si rifiutò di sottoporsi rimanere come Dio lo ha creato.
Un finale sorprendente che cade un po' più come un capello nella zuppa che nel libro di Robert Harris (dove la storia insisteva regolarmente su un intervento medico abortito). Edward Berger tornò quindi, insieme La tana del geeksulla scelta di Lawrence di non dire nulla agli altri cardinali, di tenere per sé questa confessione e anzi di aprirsi a questa nuova possibilità per la Chiesa:
“Penso che alla fine Ralph riconosca che la persona giusta per diventare Papa è una persona pura, che crede ancora… e penso che sia proprio questo il punto. Devi mantenere la purezza, l'innocenza della tua vera fede. Non importa che tu sia un cardinale, un cineasta, un giornalista o un ingegnere. […] Questo film parla della più antica istituzione patriarcale del mondo, che rappresenta molte altre istituzioni patriarcali nel mondo. E alla fine del film c'è una crepa in questa istituzione, forse una crepa nella femminilità?
È una fessura attraverso la quale può risplendere una luce, una luce che guiderà il futuro, forse. E il futuro è un mondo in cui forse entrambi possono esistere? […] Una volta terminato il conclave, le saracinesche si aprono e [Lawrence] apri la finestra e lascia entrare l'aria, il sole e la vita. E sente la risata femminile di queste tre suore. In un certo senso è il futuro e questo lo fa sorridere. È la promessa di un futuro più egualitario con un Papa che possa offrire comprensione a tutte le persone, indipendentemente dal genere o dal sesso. »
ABBIAMO PAPA
Per tutto il film, Lawrence è in pieno dubbio e vive una vera e propria crisi di fede, vedendo la Chiesa diventare un piccolo teatro di guerra ideologica (progressisti contro conservatori), corruzione e manipolazione. Per lui, L'elezione di Benitez è un possibile messaggio divino, un segno che è tempo di porre fine a questi conflitti e abbracciare il vero significato della religione Cristiana, le nozioni di condivisione, speranza, amore del prossimo e uguaglianza. Il passaggio di consegne si svolge così con delicatezza e con una forma di serenità ritrovata per Lawrence.
Edward Berger, tuttavia, ha spiegato Fiera della Vanità che la reazione di Lawrence era stata quasi leggermente diversa in un'altra versione considerata:
“Dal punto di vista del personaggio di Ralph, è uno shock. Rivoluziona il suo modo di pensare. […] per un cattolico è un evento importante. Perché anche se all'inizio fa propaganda per volere un Papa che dubita, quando all'improvviso si trova di fronte a qualcuno che dice di essere tra i due mondi, all'improvviso ha bisogno di un momento per superare la cosa.
Ma non volevamo giocare sullo shock. Volevamo davvero che sembrasse molto naturale e morbido. E' Benitez. E' quello che è, è parte di lui. Volevamo che fosse interpretato nel modo più sottile e sensibile possibile, e in realtà non per il grande colpo di scena, la rivelazione sensazionale. »
Una scelta scenica e narrativa particolarmente riuscita come gran finale di Conclave, anche se probabilmente darà fastidio ai più tradizionalisti, porta un certo ottimismo per il futuro. Dopotutto, Benitez rappresenta la speranza di un rinnovamento, di una vera svolta modernista di fronte a una Chiesa impantanata negli scandalibloccato nel tempo e troppo regolarmente contrario al progresso sociale (almeno come viene descritto nel film).
Un commento rilevante che si affianca ad un thriller tanto avvincente quanto divertente, da non perdere, e questo è un bene perché Conclave è ancora visibile nei cinema francesi.
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