Lo scorso luglio diverse vittime di violenza sessuale hanno testimoniato contro l’abate Pierre. Sei mesi prima, Benjamin Lavernhe aveva interpretato sullo schermo l’uomo di Chiesa in un film biografico che gli rendeva omaggio. Questa domenica, 10 novembre, l’attore ha rotto il silenzio su questa vicenda.
Al di là dell’orrore delle numerose testimonianze accumulatesi dallo scorso luglio e dell’evidente trauma delle vittime, il caso “Abbé Pierre” ha avuto conseguenze gravi, a più livelli. Tra questi “danni collaterali”, il destino del film diretto da Frédéric Tellier. Intitolato “L’Abbé Pierre: Una vita di combattimento”, questo film biografico, uscito nelle sale nel novembre 2023, ha riscosso un rapido successo di pubblico ma il suo futuro è ora in dubbio.
Fatalmente, in seguito alle rivelazioni riguardanti l’Abbé Pierre, la posterità del lungometraggio venne in gran parte compromessa. Lo scorso settembre, il regista espresse per la prima volta il suo turbamento per la vicenda sulle colonne di “Ouest France”: Sono caduto da un luogo molto alto… All’inizio ho avuto, come penso molti, una forma di stupore. Poi la sensazione di essere stati traditi, di cadere in un pozzo di letame. Ma ho pensato soprattutto alle donne che furono sue vittime. »
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Benjamin Lavernhe, “crollato”
Dal canto suo, Benjamin Lavernhe – nominato nella categoria “Miglior attore” al César 2024, proprio per la sua interpretazione dell’Abbé Pierre – è rimasto in silenzio per diversi mesi. Questa domenica, 10 novembre, nel programma cinematografico “Beau geste” trasmesso su France 2, l’attore ha condiviso il suo risentimento.
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Venendo a presentare “En Fanfare” con Pierre Lottin, il suo partner sullo schermo, Benjamin Lavernhe ha accettato di discutere l’argomento. Pierre Lescure, ex presidente del Festival di Cannes e presentatore dello spettacolo, ha esordito: “Lei (…)non ha ancora perdonato all’abate Pierre questo tradimento. Si ferma la carriera del film che era andato bene nelle sale ma che ora non si vede più…”
Profondamente colpito da questa vicenda, l’attore ha risposto: “È terribile perché penso alle vittime, ci sono venticinque testimonianze terribili. Ovviamente provo un grande tradimento, una grande tristezza, stupore. Cerco parole ma è difficile trovarle… Paura anche, perché da qualche parte era un amico, mi sembra di conoscerlo un po’, ma alla fine non così bene. »
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Questa dichiarazione sugli attentati dell’abate Pierre è la prima per Benjamin Lavernhe. L’attore non ha nascosto il suo dispiacere: “Come poteva questo ragazzo che sapeva fare cose così straordinarie comportarsi così male e oltre. La dualità dell’essere umano… L’ambivalenza è sempre uno shock e ovviamente con Frédéric Tellier e tutte le squadre siamo devastati. E soprattutto il potere del segreto, dire a te stesso che te lo sei perso e non l’hai visto, è la cosa più terribile. Ci vorrà del tempo per riprendersi. »
Vittima anche la Fondazione Abbé Pierre
In un comunicato stampa pubblicato il 6 novembre sul suo sito, la Fondazione Abbé Pierre ha annunciato un’importante decisione attraverso le parole del suo delegato generale, Christophe Robert: “Nonostante le terribili rivelazioni sull’abate Pierre che hanno provocato un’onda d’urto in tutta l’azienda e la nostra difficile decisione di cambiare nome, il nostro ruolo rimane lo stesso. Scriveremo un nuovo capitolo per la Fondazione, ma la nostra missione è continuare a combattere la povertà abitativa, l’esclusione e le disuguaglianze. La Fondazione cambia nome, senza litigare. »
Per la prima volta dalla sua creazione nel 1987, la Fondazione cambierà nome. Inevitabilmente anche il logo ne risentirà. Per il momento non è stata dichiarata alcuna informazione sul nome scelto, il comunicato lo giustifica: “Le azioni legali per cambiare il nome sono state avviate ma è un procedimento legale macchinoso. La Fondazione spera comunque di poter annunciare presto il suo nome. »
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