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La folle storia vera dietro il film, quella di un pilota di caccia fuggito da un campo tedesco

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Domenica 10 novembre alle 21, Arte diffusa La grande fuga. Un film cult, basato su un evento significativo della Seconda Guerra Mondiale.

È un eufemismo dire che nel 1963 John Sturges era forte. Infatti, con La grande fugail regista è riuscito a fare la differenza tra pubblico e critica. Incassando poco più di cinque milioni di dollari, una somma notevole per l'epoca, il film elevò Steve McQueen allo status di vera star. Interpretando per la prima volta il ruolo principale in un lungometraggio, ha collaborato con una star affermata, Charles Bronson. Un duo che si è messo al servizio di uno scenario basato su una storia vera…

La grande fuga : Il piano completamente folle di due soldati fatti prigionieri dai nazisti

La Grande Fuga ci porta in un campo di prigionia, nel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, gestito dai nazisti. Tuttavia, il comandante della Wehrmacht von Luger, a capo del campo, desidera rispettare le Convenzioni di Ginevra. E questo, contro il parere delle SS, che vorrebbero che il penitenziario fosse più severo. Non proprio il tipo che aspetta fino alla fine del conflitto, i detenuti hanno messo in atto un piano per scappare. Il colonnello Ramsey e il maggiore Bartlette organizzeranno un'operazione pericolosa: scavare numerosi tunnel per fuggire finalmente… Sorge quindi una domanda: questi soldati britannici raggiungeranno la loro fine?

La tragica storia dietro La grande fuga

Questa storia è quella di Paul Brickhill. Imprigionato nello Stalag Luft III, un campo situato a 150 km a sud-est di Berlino, questo pilota di caccia fuggì con 300 ufficiali britannici e del Commonwealth nel 1943. Fu uno dei soli tre fuggitivi che riuscirono ad attraversare il confine svizzero. L'australiano, divenuto romanziere, raccontò questo episodio in La Grande Fugapubblicato nel 1950. Anche altre sue opere furono adattate, come ad es Il più cattivo conquistatore del cielo et Demolitori della diga. Tieni presente che, a differenza di quanto vediamo in La grande fuganessun prigioniero è scappato grazie a una motocicletta. Un'idea venuta fuori dalla testa di uno dei protagonisti del film, appassionato di meccanica e velocità… Steve McQueen, ovviamente!

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