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La differenza tra l’opera di Diderot e questo film d’epoca diretto da Cécile de e Edouard Baer

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Oggi alle 11:00 – di Tommaso Fourcroy

Venerdì 1 novembre alle 21:05 va in onda 5 Mademoiselle de Joncquières. Un film d’epoca ispirato a un’opera di Diderot, ma che si prendeva le sue libertà…

Per il suo nono lungometraggio, Emmanuel Mouret ha scelto di puntare sul film in costume Mademoiselle de Joncquières. Svelato il 12 settembre 2018 nelle sale cinematografiche, ha un cast composto da Cécile de France, Edouard Baer, ​​Alice Isaaz, Natalia Dontcheva e Laure Calamy. Una distribuzione che serve ad un adattamento, quello di un testo senza nome, presente in Le dame del Bois de Boulognefirmato Diderot. Notiamo però che il lavoro diverge sotto le telecamere del cineasta… Ma fino a che punto?

Mademoiselle de Joncquières : tradimenti libertini e vendette tra i mondani

Qui tutto inizierà abbastanza lontano dalla corte, al fianco di Madame de La Pommeraye. Rimasta vedova, cederà alle proposte del marchese des Arcis, noto per il suo amore per il libertinaggio. Contro le dicerie mondane, condurranno un amore duraturo… Tuttavia, dopo diversi anni, il marchese vedrà seriamente inaridirsi la sua passione. Riprendendo la sua piena libertà, dovrà subire l’ira di Madame de La Pommeraye. Spinta dalla vendetta, farà di tutto per riuscirci con l’aiuto di Mademoiselle de Joncquières…

Mademoiselle de Joncquières : quando un regista prende le distanze dall’opera originale

Già adattato per il cinema da Robert Bresson nel Le dame del Bois de Boulogne nel 1945, il celebre testo di Diderot si è ritrovato davanti alle telecamere nel 2018. Questa volta, Emmanuel Mouret ha scelto di darci il suo tocco, concentrandosi sullo sviluppo dei personaggi. Abbastanza vicino alla storia di Diderot, ha tuttavia scelto di inventarne una ex novo, quella di Lucienne, amica di Madame de La Pommeraye, interpretata da Laure Calamy. Nella cartella stampa di Mademoiselle de Joncquièresil regista spiega perché: “I personaggi del marchese e della marchesa sono così eccessivi che avevo bisogno di un personaggio che incarnasse un’idea di ragionevolezza, di moderazione. Senza moderazione non c’è eccesso. Inoltre è un personaggio al quale mi sono molto legato. affezionato . La sua amicizia per la marchesa è vera, attenta, delicata… e poco a poco vede la sua amica allontanarsi come una barca sul mare. Ho detto a Laure Calamy che questo personaggio avrebbe potuto essere l’autore o il narratore di tutto ciò storia, ho davvero apprezzato l’eleganza e l’inventiva della sua interpretazione.”

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