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come distinguere l’amore-passione dalla follia?

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Notizia

Pubblicato il 25/10/2024 alle 13:36
aggiornato il 25/10/2024 alle 13:36

Lezione 3 minuti

in collaborazione con

Amélie Boukhobza (psicologa clinica)

Convalida medica:
26 ottobre 2024

Mentre il nuovo lungometraggio di Gilles Lellouche, “L’Amour ouf”, è ai vertici del botteghino, i sentimenti che legano Clotaire (François Civil) e Jackie (Adèle Exarchopoulos) sollevano interrogativi. Come distinguere l’amore appassionato dalla follia distruttiva? La risposta del nostro esperto.

“L’amour Ouf” è l’ultimo lungometraggio di Gilles Lellouche che sta facendo scalpore nelle sale. Un’opera generosa e caotica, che intreccia romanticismo e film di gangster, portata avanti da un cast a cinque stelle (Adèle Exarchopoulos, François Civil, Mallory Wanecque, Malik Frikah, Alain Chabat, Benoît Poelvoorde, Vincent Lacoste…). Ma mentre questo capolavoro racconta la storia di una storia d’amore impossibile (tra due adolescenti, poi due adulti), come distinguere la passione dalla follia? Quale confine si trova tra questi due stati psicologici? Amélie Boukhobza svela alcuni spunti di riflessione.

“L’Amour ouf”: una storia d’amore impossibile ambientata sullo sfondo di scontri tra gangster

“Uff amore” racconta una storia d’amore appassionata ed elettrica sullo sfondo della violenza pop degli anni ’80. Ma questa storia è innanzitutto quella di due adolescenti (Jackie e Clotaire) separati da tutto (lei è una brava studentessa, lui). è un giovane delinquente).

Se tuttavia i due si innamorano rapidamente, scendendo dall’autobus, i dodici anni di prigione che lui riceve per un crimine precipiteranno la coppia verso la rovina. Ma dieci anni dopo, Clotario fu rilasciato. Lei, sposata, conduce una vita poco ordinata. Ma niente aiuta, questi due sono come “due ventricoli dello stesso cuore“…L’amore kamikaze li fa capovolgere.

Ma fino a che punto si spingerà questa passione traboccante? Qual è il limite da non superare? Abbiamo posto la domanda al nostro esperto psicologo.

L’amore Kamizake, un gioco pericoloso

Quando parliamo di amore appassionato, parliamo spesso di questa intensità.che fa battere il cuore fino a soffocarlo, un bisogno dell’altro che somiglia quasi a dipendenza. E quanto siamo disposti a fare e fino a che punto siamo disposti ad arrivare per amore…”, rivela, nel preambolo, Amélie Boukhobza. Ma allora dove inizia la follia?

L’amore appassionato può trasformarsi rapidamente in un’ossessione, in un gioco pericoloso in cui si perde gradualmente il senso dei limiti e di se stessi. Questo sentirsi “posseduti” dall’altro e spossessati di sé può diventare una trappola: ignorando i propri bisogni personali, si rischia di perdersi in essi”. avverte.

Perdersi al punto da mescolare follia e amore, due emozioni ben distinte.

Nella passione c’è qualcosa di reciproco, un’intensità in cui i due sono coinvolti, insieme, in una storia che a volte può arrivare fino all’irragionevole. Mentre la follia sembra incombere non appena si instaura uno squilibrio, quando uno comincia a prendere potere sull’altro, e l’altro arriva ad accettare tutte le delusioni e i comportamenti non più condivisi”, ssottolinea il professionista.

Quindi nella passione, anche se folle, “iNon ci sono conseguenze dannose“, rivela l’esperto.

Viceversa, nella follia, “siamo pronti ad arrivare ad atti che dimostrino che abbiamo perso completamente il senso della realtà, lasciando spesso dietro di sé delle conseguenze. Penso ad esempio al film Bait”.

Questo momento cruciale si manifesta spesso quando la passione, che inizialmente alimenta l’energia della relazione, comincia a eclissare la ragione e l’equilibrio personale.

Questo punto di svolta è dalla parte dell’autoannientamento: possiamo amare appassionatamente, anche amare “follemente”, senza perderci completamente. La passione, per quanto inebriante, deve lasciare spazio alla libertà individuale“, ricorda Amélie Boukhobza.

Pertanto, l’amore di qualsiasi tipo, anche se pieno di passione, si basa su un “autonomia rispettata“, in equilibrio”tra dipendenza dalla fusione e rispetto dell’individualità”.

Forse stiamo sfiorando i confini, ma senza mai oltrepassare quello che ci farebbe dimenticare chi siamo“, conclude l’esperto.

Dettaglio importante: questo cambiamento può essere graduale e avvenire per fasi, man mano che i confini si confondono. Per riconoscere questo momento bisogna saper fare un passo indietro e porsi le giuste domande sulla natura delle emozioni provate.





Slide: Come riscoprire la passione dei primi giorni

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