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Il nostro cinema diventa un business da donne

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Se il nostro cinema sembra finalmente destinato ad esistere è grazie alle donne. E non dico nulla della televisione che deve loro tanto.

Louise Archambault, Monia Chokri, Sophie Deraspe, Johanne Prégent, Chloé Robichaud, Sophie Dupuis, Ariane Louis-Seize, Sophie Lorain e I dimenticare, sono tra coloro che sono sul punto di cambiare definitivamente l’immagine del cinema del Quebec.

Tra queste registe ce n’è un’altra, Charlotte Le Bon, la cui reputazione continua a crescere. Dopo Lago dei Falchi, suo primo film che ha vinto numerosi trofei, tra cui il premio Louis-Delluc, Charlotte è inondata di elogi per la sua interpretazione di Niki de Saint-Phalle nel film biografico Niki, presentato in anteprima a Parigi mercoledì scorso.

Caso o coincidenza voluta, Céline Sallette, la regista di Niki, ha un viaggio quasi identico a quello del Quebecois. Attrice affermata, Céline Sallette è stata nominata al César della miglior promessa nel 2012, come Charlotte Lebon nel 2014. Con NikiCéline ha appena fatto una seria opzione sul Louis-Delluc per la migliore opera prima, l’equivalente del Goncourt per la letteratura.

Altri punti in comune

Il nostro quebecchese ha anche qualcosa in comune con Niki de Saint-Phalle, l’eroina del film biografico. Come lei, Charlotte Le Bon è stata prima una modella. Assomiglia anche fisicamente all’artista le cui opere purtroppo non vediamo nel film. Gli eredi non hanno dato il permesso di mostrarli.

Danno! perché le Nanas di Saint-Phalle sono sculture monumentali che rappresentano donne conquistatrici e voluttuose. Sono ancora più spettacolari dei grandi cuccioli rosa che Philippe Katerine ha seminato l’estate scorsa nel quartiere dei divertimenti di Montreal.

In America, poi in Francia

Come Niki de Saint-Phalle, Charlotte ha fatto prima esperienza come modella in America e in Francia, poi ha sentito il bisogno di creare se stessa. Come Charlotte Le Bon che disegna e dipinge. È sicuramente per tutte queste somiglianze che crea una Niki de Saint-Phalle così credibile in un film che mostra solo dieci anni di vita dell’artista. I suoi anni più difficili mentre cercava la sua strada e trascorse persino del tempo in una clinica psichiatrica dove venne sottoposta a elettroshock.

Devi vedere Niki per la magistrale interpretazione di Charlotte Le Bon e per una scena breve, violenta ma molto sorprendente, un episodio di percosse e parolacce tra il pittore del Quebec Jean-Paul Riopelle e la sua compagna Joan Mitchell. È anche questa scena che avrebbe lanciato la carriera artistica di Niki de Saint-Phalle.

Niki è un altro film femminile che mostra chiaramente che la visione della vita e delle cose da parte delle donne è diversa da quella degli uomini.

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