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“Quando arriva l’autunno”, una versione emozionante illuminata da Hélène Vincent – ​​​​rts.ch

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In “When Autumn Comes”, uscito il 2 ottobre, François Ozon si concentra su una nonna che lotta contro il risentimento della figlia per continuare a vedere suo nipote. Un dramma venato di thriller, dall’emozione potente, illuminato dalla presenza di Josiane Balasko e, soprattutto, di Hélène Vincent.

Ci sono film che ti prendono senza preavviso, ti colgono di sorpresa e ti lasciano in uno stato un po’ frastornato, scosso da un’emozione inaspettata. “When Autumn Comes” non ci aveva preparato a una tale carica emotiva, portata peraltro da Hélène Vincent, un’attrice abituata ai ruoli secondari (“Bernie”, “La vita è un lungo fiume tranquillo”, “Quelques Heures spring”). E di cui è qui, ed è quasi sorprendente constatarlo, il primo protagonista nonostante una carriera lunga più di cinquant’anni e quasi altrettanti film realizzati.

>> Ascolta l’intervista con Hélène Vincent allo show Vertigo:

Hélène Vincent, il miracolo di “Quando arriva l’autunno” / Vertigini / 6 min. / Giovedì alle 17:10

Un’aura di ambiguità

Hélène Vincent, 81 anni, ci aveva abituato bene alla ricchezza e alla finezza del suo repertorio. Supera le aspettative interpretando Michelle, una nonna dal passato travagliato che vive pacificamente, ritirata nella sua casa in Borgogna, e trascorre il suo tempo con la sua migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko), con la quale le piace andare a caccia di funghi.

La sua grande gioia resta prendersi cura di suo nipote Lucas, che sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier), molto fredda e distante nei suoi confronti, le accompagna per le vacanze di Ognissanti. Ma un incidente culinario, che coinvolge funghi velenosi, manda Valérie all’ospedale. La figlia accusa la madre di averla avvelenata consapevolmente e ora impedisce a Michelle di rivedere Lucas. Da lì inizia un ciclo tragico.

Incidente o atto volontario? “When Autumn Comes” non smetterà mai di avvolgere la sua eroina in un alone di ambiguità che solleva interrogativi tormentati e profondi sui legami che uniscono i genitori ai loro figli. Collegamenti che François Ozon spingerà verso una forma di travolgente riconciliazione inoculando questa storia certamente incredibile, ma tuttavia realistica, con una dose omeopatica di fantastico.

>> Guarda il dibattito cinematografico dedicato al film “Quando arriva l’autunno”:

Dibattito cinematografico: “Quando arriva l’autunno” di François Ozon / Vertigo / 5 min. / Giovedì alle 13:43

Una dolcezza inaspettata

Liberato dal sarcasmo o dal secondo grado che a volte permea i suoi film, il regista trova qui un tono ideale, dove l’apparente gentilezza scherza di pari passo con la morte. E guarda con generosità, empatia e amore contagioso la sua eroina, una falsa nonna il cui delicato passato la rivela come una combattente discreta, una guerriera dalle vittorie sconosciute, una donna che ha resistito a molte tempeste per trovare, in una piccola campagna e l’amore di un nipote, la possibilità di essere libero.

Se flirta con il cinema di Claude Chabrol o con i romanzi di Simenon, nel suo modo di esplorare le zone grigie che plasmano la nostra umanità, “Quando arriva l’autunno” è tanto più toccante in quanto mette in luce, fuori dai cliché, l’essenziale trasmissione tra generazioni. E riesce, con meravigliosa modestia, a farci chiudere la gola davanti all’immagine bella e serena di una donna adagiata nella natura.

Rafael Lupo/sc

“Quando arriva l’autunno” di François Ozon, con Hélène Vincent, Josiane Balasko, Ludivine Sagnier, Pierre Lottin. Nei cinema francofoni dal 2 ottobre 2024.

Nota: 4/5

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