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Parla la squadra del biopic con Benjamin Lavernhe dedicato al prete

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La squadra del film biografico Abbé Pierre – Una vita di lotta parla delle testimonianze di crimini sessuali contro la fondatrice di Emmaüs.

Nel novembre 2023 rilasciato Abbé Pierre – Una vita di lotta, un film biografico agiografico dedicato al sacerdote che ha trascorso la sua vita lottando contro la povertà. Il film diretto da Frédéric Tellier, con una formula molto classica ma dal tono impegnato, presentava il suo personaggio principale come il supereroe politico che era, fino a poco tempo fa, nell’opinione pubblica.

Piccolo problema: pochi mesi dopo l’uscita del film, tra luglio e settembre 2024, sono stati pubblicati dei reportage da Emmaüs International e dallo studio Egaé, che hanno rivelato numerose testimonianze di donne (a volte minorenni all’epoca dei fatti) vittime di molestie, aggressioni sessuali o stupri commessi dall’Abbé Pierre durante la sua vita. Tanto da dare un retrogusto particolarmente amaro al biopic che raffigura un buon samaritano senza difetti. La troupe cinematografica ha parlato.

Un’immagine che oggi ha una risonanza diversa

L’equipe del film sull’Abbé Pierre reagisce alle testimonianze

In un comunicato stampa, la troupe cinematografica ha spiegato di aver seguito con attenzione le rivelazioni fatte sull’abate, morto nel 2007, e il cui film biografico rischia di lasciare un’immagine negando l’esperienza, se non l’esistenza, delle sue vittime:

“La produzione e l’intero team artistico del film Abbé Pierre: A Life of Combat hanno seguito con timore le rivelazioni fatte quest’estate sui delitti e sugli atti criminali commessi dall’Abbé Pierre. »

Una gentilezza che spesso nascondeva un ricatto

La priorità per la squadra è farlomostrare sostegno alle vittimesenza cercare di scusare in alcun modo i crimini commessi dall’uomo a cui hanno dedicato un intero film e per il quale Benjamin Lavernhe è stato nominato al César come miglior attore:

“Questi delitti, che gettano una luce completamente nuova sul destino dell’abate Pierre, ci erano evidentemente sconosciuti al momento della realizzazione di questo film, così come lo erano ai francesi. Condanniamo questi crimini e vorremmo dimostrare con forza il nostro totale sostegno alle numerose vittime dell’Abbé Pierre”.

Una reazione che onora la squadra e la produzione, ma che lo è stata anche necessari in considerazione del loro ruolo involontario nel dipinto altamente abbellito di un uomo che, oltre ai suoi magnifici combattimenti, era anche un pericoloso predatore sessuale. Papa Francesco ha riconosciuto, a un giornalista di Mondo durante una conferenza stampa, che il Vaticano era ben consapevole da anni del lato di questo personaggio.

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