“Questo libro deve finire come finisce un romanzo poliziesco: con la verità. Perché la verità esiste, nonostante gli araldi delle sfumature, i paladini dell’ambivalenza, i sostenitori della finzione universale. In un momento, nel campo della vita, qualcosa è vero o falso, fatto o favola. Potrebbe non durare, ma è un momento di verità […] Un romanzo non deve sacrificare la verità, perderebbe la sua ragion d’essere, che consiste nel rischiarla, qualunque essa sia. Se non scrivi per cercarlo, non scrivere. »
Da più di trent’anni questa esigenza imperativa di verità è al centro dell’opera di Camille Laurens, considerata tra poche altre (Ernaux o Angot, per citarne solo alcune), come una delle grandi sacerdotesse in comunione con il culto dell’autofiction. . Nel suo caso, però, le cose della vita e della scrittura mescolate insieme sono senza dubbio più complicate di così. E lo spirito del sistema è costantemente corroso da una sorta di giubilo nel cancellare le righe, anch’esso propriamente romantico.
L’ombra di un sospetto
Così con questo “La tua promessa”, il suo nuovo romanzo, già unanimemente considerato uno dei grandi libri di inizio anno. Laurens gioca da virtuoso con le apparenze, con la realtà o con ciò che dovrebbe essere. Allora cerchiamo di essere Claire Lancel (stesse iniziali della sua autrice…), una scrittrice dalla fama consolidata, una donna di mezza età, sulla quarantina o forse già sulla cinquantina, non importa. La sua opera testimonia le tragedie (la perdita di un figlio), i guai (un divorzio atrocemente conflittuale), una vita sentimentale turbolenta, e la sua vita. Perché se c’è una cosa a cui Claire non ha mai rinunciato è l’amore, è il desiderio, il sesso come riparazione.
Questa è “La tua promessa”, sintesi vertiginosa e crudele della scomposizione del discorso amoroso
Così, quando incontra Gilles Fabian, regista teatrale e burattinaio, si convince che ancora una volta la passione bussa alla porta. Gilles risponde a tutte le sue aspirazioni, anche le più segrete. Ma a poco a poco, nel corso degli anni, l’ombra di un sospetto, di un disagio, si insinua tra loro. Fino alla progressiva rivelazione della “decadenza” del suo amante, delle sue bugie, del suo tradimento, che costringe Claire a non mantenere la promessa che gli aveva fatto nei primi giorni del loro amore di non scrivere mai di lui.
Bellissimo
È “Your Promise”, sintesi vertiginosa e crudele della scomposizione del discorso amoroso. Se non possiamo fare a meno di notare qua e là le corrispondenze con la vita di Camille Laurens (o ciò che pensiamo di sapere al riguardo), sarebbe vano vedere in esso solo l’ennesimo esercizio auto-romantico.
In questa storia d’amore che non può essere pienamente riconosciuta come tale, la scrittrice ha talvolta accenti grandiosi che la avvicinano a un Duras più che a chiunque altro. Scrive “non c’è nessuno e sei tu”. E’ proprio così ed è magnifico.
“La tua promessa”, di Camille Laurens, ed. Gallimard, 368 pag., € 22,50, ebook € 14,99.