Il film “Chuzalongo” ha dimostrato l'interesse per le produzioni ecuadoriane, soggiornando per otto settimane nel cartelloni pubblicitari dei film e superare i 20.000 biglietti venduti. È il film ecuadoriano più visto del 2024, perché ha attraversato anche diversi festival nazionali ed esteri, ed è il produzione horror nazionale il maggior incasso della storia del Paese.
Non male per un film che, a priori, avrebbe potuto essere percepito come molto locale, per via della sua paesaggi montani (è stato registrato nei settori di Cayambe e Otalavo), per l'uso del Kichwa e per essere basato su a leggenda decisamente andina come il Chuzalongo, del quale, inoltre, esistono molte versioni ancora più particolari. E anche il titolo avrebbe potuto essere un problema.
Ma è successo il contrario, il che è molto soddisfacente. al regista e sceneggiatore ecuadoriano Diego Ortuñoche si prepara a portare il suo 'Chuzalongo' in Perù, che dovrebbe uscire nel 2025, e in Spagna. E i preamboli hanno già iniziato a negoziare affinché il film raggiunga il piattaforme di streaming.
Ortuño riflette che il film è uscito quando L’Ecuador era nel mezzo di una crisi di interruzione di corrente e questo aveva causato un calo del morale generale. Ma la fotografia, l’approccio universale di una storia ecuadoriana e gli attori, molti appartenenti alle comunità indigene, hanno influenzato positivamente lo spirito del pubblico.
Che “che bello vedere il mio paese, la mia gente!” è diventato un contante passaparola il che spiega il successo della seconda metà del tempo sui cartelloni pubblicitari, perché prima ce n'era uno campagna promozionale che ha generato aspettative e che ha contribuito ad avviare le proiezioni con il pubblico.
Ci sono aspettative per la prima in Perù, il paese coproduttore di 'Chuzalongo', di cui è protagonista Bruno Odar, Attore peruviano molto amato. E, sebbene la leggenda non sia conosciuta in quel paese, la trama è localizzata Alla fine del XIX secolo e all’inizio della Rivoluzione Liberale, È facilmente comprensibile per quel pubblico. Bene, è per tutto il pubblico con problemi in mezzo conservatori e liberali nel tuo passato!
Ortuño, che ha investito tempo in un lungo processo di ricerca e scrittura, ha optato per la versione che Chuzalongo avrebbe potuto essere un bambino che si nutre di sangue. E ha deciso di collocarlo nel XIX secolo per evidenziare la fantasia e la suspense dell'assenza di luce elettrica.
E il fatto di incrociare la leggenda con la Rivoluzione Liberale calza a pennello, dal momento che 'Chuzalongo' tocca temi come religione e razzismo, questioni di quei tempi che sono ancora pienamente attuali oggi.
'Chuzalongo', ancora nelle sale, presenta anche spettacoli di Wolframio Sinué, Karla Gómez, Fernando Bacilio e Alex Cisneros, tra gli altri. Il bambino è incarnato da Gael Ortuño, figlio del regista