Il “Vingt Dieux”, ritratto di un giovane agricolo nella campagna della contea

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È un con un accento della Franca Contea. “Venti Dei”diretto dalla giurassiana Louise Courvoisier, esce nelle sale questo mercoledì 11 dicembre, dopo essere stato premiato al Festival di Cannes vincendo il Premio Giovani. Giustamente, visto che si presenta il primo lungometraggio del regista trentenne, girato con attori dilettanti il ritratto della gioventù agricola e rurale del Giura.

Una finestra sulla gioventù giurassiana

“Volevo aprire questa finestra su questo Giura che conosco così bene”dice Louise Courvoisier, al microfono di Christine Masson, in lo spettacolo “On aura tout vu” di Inter. “Ho voluto mettere in risalto questi giovani, dipingerne un ritratto luminoso, per dimostrare che sono pieni di risorse, pieni di vitalità e che mi toccano”confida la regista, cresciuta a Cressia dove ha girato gran parte delle scene del film.

Per due anni e mezzo ha scritto la sceneggiatura, la storia di Totone, un diciottenne che, dopo aver perso il padre, alleva la sorellina da solo e si propone di conquistare la contea d’oro, producendo il proprio formaggio. Una storia di apprendimento interpretato sullo schermo da attori dilettantiavvistati durante casting selvaggi, come Clément Faveau, l’attore principale, allevatore di un allevamento di pollame.

TWENTY GODS di Louise Courvoisier – Trailer – al cinema l’11 dicembre 2024

Una giovane attrice dell’Alta Saona, in corsa per i Césars

Questo è anche il caso di Maïwène Barthelemy. La giovane 22enne, originaria di Raincourt nell’Alta Saona, studia agricoltura a Vesoul, alternandosi in un allevamento di bestiame. “Il casting ha avuto luogo al mio liceo e mi sono iscritto per ridere con un’amica. Louise voleva lanciarmi una seconda volta, ma lì, fuori dalla scuola, nel mio luogo di studio e molto rapidamente dietro, mi ha chiamato per offrimi il ruolo di Marie-Lise che ho accettato”spiega l’attrice.

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Maïwène Barthèlemy interpreta Marie-Lise nel film “Vingt Dieux” di Louise Courvoisier.
Film Piramide

“È autentico, durante le riprese abbiamo davvero fatto il formaggio”

Marie-Lise è la casara di cui Totone si innamora. Una gran lavoratrice che non conta le ore, spontanea e diretta. “È un ruolo che mi si addice. Le scene che per me sono state più facili da realizzare sono state quelle nella fattoria, perché ero nel mio elemento”.descrive Maïwène Barthelemy. Lei, che non aveva mai fatto cinema né teatro, doveva imparare a recitare una parte. “All’inizio avevo così tanta paura di sbagliare che tendevo a esagerare. Poi Louise mi ha detto di fare a modo mio, così alla fine sapevo che non avevo bisogno di strafare. Presta attenzione al mio vocabolario o ai miei gesti .”

E per aver preso parte al gioco, l’Alta Saona viene ricompensata. Maïwène Barthelemy lo è nominata ai César, nella categoria migliore rivelazione femminile dell’anno. “Credo di non rendermene ancora conto, ma è impressionante. È come per il ruolo, ho detto di sì senza sapere bene cosa fosse. Ho accettato e mi sto lasciando trasportare.” Portato in particolare dal pubblico. “Ricevo messaggi di agricoltori che mi ringraziano per aver valorizzato il nostro territorio, con la nostra terra. È autentico, durante le riprese abbiamo fatto davvero il formaggio”racconta la giovane donna, che non rinuncia a fare di nuovo un film. “L’ideale sarebbe poter fare entrambe le cose, avere un’attività mia e fare cinema. In ogni caso non chiudo le porte, lascio che arrivi quello che viene”. Ma non sarà prima che finisca gli studi di agraria l’anno prossimo.

Il film
Mercoledì 11 dicembre uscirà nelle sale cinematografiche il film “Vingt Dieux” di Louise Courvoisier.
Film Piramide

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