L’affresco epico Il brutalistadiretto da Brady Corbet, è stato finalmente rivelato in un trailer e promette un vero monumento al cinema.
Vincitore del Premio alla Regia durante la sua visita a Venezia, Il brutalista ha sconvolto tutto il Lido (stampa, pubblico e colleghi compresi). Da allora, ha conquistato anche Hollywood ed è ampiamente uno dei favoriti alle cerimonie di premiazione di fine anno (o inizio anno). È stato nominato sette volte ai Golden Globe: miglior film drammatico, regia, sceneggiatura, attore in un film drammatico per Adrien Brody, attore non protagonista per Guy Pearce, attrice non protagonista per Felicity Jones e infine musica.
In questa fase, però, del film è stato rivelato ben poco visto che A24 aveva postato online soltanto un teaser. Il brutalistapiuttosto impressionante ma piuttosto misterioso. Senza dubbio per celebrare questo round di nomination, lo studio ha finalmente rilasciato un trailer nella debita forma, presagendo un affresco sull’America epica.
IL MEGABRUTALISTA
Il brutalista racconta la storia di László Toth (Adrien Brody), un architetto ebreo di origine ungherese che emigra negli Stati Uniti nel 1947, pochi anni dopo essere sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale. Nelle prime immagini di questo trailer, lo vediamo arrivare a New York e poi a Filadelfia per raggiungere sua cugina e provare a ricostruirsi una vita lì. Costretto a lavorare in povertà, avrà una serie di piccoli contratti e disillusioni prima di un incontro miracoloso.
Infatti, un misterioso cliente (Guy Pearce) lo assumerà per progettare un grande monumento modernista e contribuire a modellare il paesaggio dell’America moderna. Allo stesso tempo, fa di tutto affinché sua moglie Erzsébet (Felicity Jones) possa raggiungerlo nel continente mentre lei è bloccata in Europa. Il sogno americano diventerà finalmente realtà? Oppure questa benedizione si trasformerà in una maledizione? Questa sinossi del film di Brady Corbet (scritta insieme a Mona Fastvold) è già molto lunga, ma non è niente in confronto all’opulenza del risultato finale.
E la maestosità di Il brutalista è molto ben evidenziato dal trailer con la sua graduale ascesa al potere, la musica fragorosa di Daniel Blumberg e soprattutto l’incredibile lavoro del direttore della fotografia Lol Crawley, è difficile rivelare tutto ciò che racconta la sua storia. Tra dovere della memoria, architettura come arte, religione, antisemitismo, xenofobia, sogno americano, brutalità maschile, inferno del capitalismo… è un film mondiale, un vero e proprio affresco di densità inaudita.
Il brutalista gioca anche con i generi tra la grande tragedia crudele, il dramma familiare, il romanticismo intimo, l’affresco storico e il surrealismo sull’orlo dell’orrore in alcune scene. Basti dire che bisogna vederlo per crederci, poiché il film incapsula una miriade di soggetti e immagini in 3 ore e 35 minuti (inclusi 15 minuti di intervallo). Per farlo dovrai andare al cinema (e sullo schermo più grande possibile) dal 12 febbraio 2025 in Francia.