Quest’anno per Natale ho deciso di fare 28 recensioni di film natalizi (vecchi e nuovi) per i 28 giorni che precedono il giorno di Natale. Palle di Natale è il terzo film natalizio di questo piccolo evento di fine anno. Se vuoi suggerire un film, te lo lascio fare nei commenti.
????Leș Palline di Natale ???? // Di Alexandra Leclère. Con Valérie Bonneton, Kad Merad e Noémie Lvovsky.
Le commedie francesi, pur nella loro semplicità, hanno sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. La loro capacità di catturare momenti universali tingendoli di umorismo locale è spesso un piacere colpevole. È stato con questo stato d’animo che sono andato a vedere Palle di Natale. Avevo qualche speranza grazie a un trailer promettente, e la presenza di Alexandra Leclère come regista ha aggiunto un pizzico di fiducia. Tuttavia, nonostante tutto questo ottimismo iniziale, il film fatica a trovare il suo equilibrio e finisce per cadere nelle trappole di un umorismo eccessivamente convenzionale e spesso goffo.
Per la famiglia di Nathalie e Antonin, ogni anno, la vigilia di Natale si trasforma in un incubo. Convinta di essere vittima di una maledizione, Nathalie prende una decisione radicale: quest’anno non lo festeggeremo! Ma senza contare su Antonin e i suoi figli che decidono di prendere in mano la situazione invitando Nicole, la sorella di Nathalie che lei ha perso di vista. Riusciranno finalmente a sfuggire al disastro quest’anno?
Fin dall’inizio, Palle di Natale pone un’idea originale: una famiglia maledetta da trent’anni, incapace di vivere una vigilia di Natale senza disastri. Questo concetto avrebbe potuto dare origine a una commedia esilarante e folle, in cui il susseguirsi dei disastri familiari sarebbe stato portato avanti da un umorismo acido e da una messa in scena creativa. Tuttavia, dopo una divertente introduzione in cui i personaggi condividono le loro disavventure con uno psicologo, il film si esaurisce rapidamente. Il trailer lasciava sperare in momenti di umorismo cupo e assurdo, registro che apprezzo particolarmente. Ma una volta passati i primi minuti, la trama si impantana in situazioni prevedibili, con battute ripetitive che non riescono a mantenere l’attenzione.
Quella che avrebbe potuto essere una satira incisiva sulle tensioni familiari delle vacanze di fine anno resta superficiale e fatica a sorprendere. Uno dei maggiori problemi del film è il suo umorismo. Piuttosto che avventurarsi completamente nell’assurdità o nella satira sociale, Palle di Natale si perde in un’escalation di gag crude e talvolta imbarazzanti. Le battute scatofile sono onnipresenti e, se a volte strappano un sorriso con la loro audacia, finiscono per diventare noiose. Questa scelta di umorismo da scolaretto, senza alcun reale equilibrio con momenti più sottili, è un disservizio per il film. In diverse occasioni mi sono ritrovato a mollare, stanco di questa pesantezza che non porta da nessuna parte.
Alcune scene, soprattutto quelle che coinvolgono situazioni assurde o discussioni da cartone animato tra membri della famiglia, avrebbero potuto essere memorabili se fossero state scritte o messe in scena meglio. Sfortunatamente, l’umorismo spesso risulta piatto, rafforzando un senso di disagio piuttosto che di intrattenimento. Il potenziale comico di un film si basa in gran parte sui suoi personaggi, e anche in questo caso, Palle di Natale delude. I protagonisti sono rinchiusi in cliché banali e privi di profondità. Tra il goffo Don Giovanni circondato dalle sue conquiste straniere, la caricatura dell’attivista vegano e la madre sopraffatta con i suoi figli in difficoltà, ogni personaggio sembra provenire da un libro di testo di stereotipi.
Se queste caratteristiche esagerate fossero state spinte all’estremo per servire da satira, avrebbe potuto funzionare, ma rimangono troppo limitate per fare davvero impressione. Anche talenti affermati come Valérie Bonneton e Kad Merad faticano a emergere. Sebbene le loro interpretazioni siano solide, non sono sufficienti a compensare la scrittura dei personaggi. Solo Noémie Lvovsky, nel suo ruolo di sorella risentita, riesce a dare un po’ di dinamismo ad alcune scene, ma questo resta insufficiente per salvare il tutto. Alexandra Leclère, sebbene nota per il suo sguardo acuto sui rapporti umani, sembra esitante sulla direzione in cui desidera portare il film. La messa in scena oscilla tra momenti di commedia boulevard, dove tutto è esagerato e esagerato, e sequenze più banali e prive di ritmo.
Questa dualità offusca la coerenza dell’opera e lascia un’impressione di trascuratezza. Inoltre, il film non riesce mai a sfruttare appieno il suo concetto iniziale. L’idea di una maledizione che colpisce ogni Capodanno avrebbe potuto servire da filo conduttore per una serie di situazioni sempre più assurde, ma viene presto relegata in secondo piano. Invece, la trama vaga in sottotrame poco interessanti, diluendo l’impatto comico ed emotivo della narrazione principale. Nonostante questi numerosi difetti, non tutto è da buttare via Palle di Natale. Alcune battute colpiscono nel segno grazie alla loro spontaneità, e alcune scene riescono a catturare l’essenza delle tensioni familiari con una precisione che fa sorridere. Il duo Valérie Bonneton/Noémie Lvovsky, se ben sfruttato, regala alcuni momenti di complicità che richiamano le potenzialità del film.
Questi episodi isolati ci permettono di non sprofondare completamente nella noia, ma restano troppo rari per risollevare davvero la situazione. Alla fine della giornata, Palle di Natale è una delusione. Quella che poteva essere una commedia graffiante e originale sulle difficoltà delle vacanze di fine anno si trasforma in una serie di luoghi comuni e battute forzate. Il film non riesce mai a trovare il suo tono e si perde nel goffo tentativo di attirare tutto il pubblico. Per chi cerca un intrattenimento leggero senza grandi aspettative, può offrire qualche momento di distrazione. Ma per me il potenziale era molto maggiore di quello che è stato offerto.
E Palle di Natale Una cosa che mi ha insegnato è che anche i concetti più promettenti possono fallire senza una scrittura forte e una visione chiara. Peccato, perché l’idea originale meritava di meglio. Da parte mia, preferisco tenere il mio prossimo Capodanno lontano da questa maledizione cinematografica.
Nota: 2/10. Insomma, aveva le caratteristiche di una divertente commedia natalizia ma è più fastidiosa che altro.
Uscito il 27 novembre 2024 nelle sale cinematografiche