Questo film verrà proiettato questa settimana a Marvejols.
Non potevamo crederci, dato che Eastwood si sta avvicinando all’età canonica e i suoi ultimi film non hanno avuto successo; Quindi è un miracolo: eccolo di nuovo in gran forma. A 94 anni ci offre Giurato n.2 ed è un film di eleganza superiore. Come sempre, siamo entusiasti del suo conservatorismo formale tanto quanto del suo moralismo americano al 100%.
Avendo a portata di mano la grammatica classica del cinema, non si diverte a metterla in mostra: abbiamo la sensazione che usi solo tre o quattro figure retoriche e che siano piuttosto portate sul posto – controcampo o il leggero ritaglio discreto come nelle acrobazie.
Ma è questo che ci piace di lui: la sua mancanza di formalità è un’eleganza. Siamo davanti Giurato n.2 come davanti al caminetto con una buona coperta, pronti a lasciarsi raccontare una storia. E ha una storia eccellente, se accettiamo la premessa un po’ improbabile.
Eleganza
Ecco due ore mozzafiato, piene di suspense e contenenti la loro dose di domande etiche e dilemmi morali. In un montaggio preciso, che culmina con un’ultima scena brillantemente tagliata, Eastwood racconta la sua storia, visibilmente tanto divertito quanto tormentato dalle scelte difficili che fa sul suo eroe.
Allo stesso tempo thriller, film di prova, melodramma e ritratto di personaggi forti, Giurato n.2 si susseguono con passione, senza alcun tempo morto. Mostra un regista assolutamente immerso nella giustizia, appassionato dell’uguaglianza tra gli uomini, guidato da una moralità impeccabile: siamo sbalorditi nello scoprire che Clint ce l’aveva ancora sotto il cappello. In attesa del prossimo.