Dal 1907 ad oggi una casa è stata trasformata dalle varie coppie e famiglie che vi si trasferiscono.
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Sia nella commedia (la trilogia Ritorno al futuro, chi ha incastrato Roger Rabbit), dramma (Forrest Gump) o animazione (Il Polar Express), Robert Zemeckis ha sempre saputo utilizzare la tecnologia a vantaggio della narrazione e delle emozioni. Visivamente abbagliante, la sua nuova offerta rischia di disorientare i suoi ammiratori più ardenti.
Adattamento fedele dell’omonima graphic novel di Richard McGuire, su sceneggiatura di Zemeckis ed Eric Roth (co-sceneggiatore di Forrest Gump), Qui (Ecconella versione francese) racconta la storia dell’America in una serie di scene. Dal 10.000 a.C. al 2022, creature preistoriche, membri delle Prime Nazioni, soldati, schiavi, personaggi storici, poi varie coppie e famiglie che vennero a stabilirsi in una casa costruita nel 1907 sullo stesso sito sfileranno catturati da una telecamera fissa.
Nel corso dei periodi, che si susseguono secondo un montaggio di fluidità subliminale, l’aspirante pittore Richard (Tom Hanks) e l’aspirante avvocato Margaret (Robin Wright), che vivono con i genitori del primo, Al (Paul Bettany), un veterano della Seconda Guerra Mondiale, e Rose (Kelly Reilly), una casalinga, diventeranno le protagoniste dell’ipnotica storia corale.
Una coppia di indigeni, il figlio illegittimo di Benjamin Franklin, una coppia borghese, un inventore e sua moglie, nonché una coppia di discendenti afro e la loro governante messicana passeranno in un soffio di vento. Aggiungendo brevemente la loro storia, Zemeckis e Roth toccano il movimento socio-economico, i progressi della scienza, l’immigrazione e il movimento Black Lives Matter.
Come nella graphic novel, in ogni dipinto sono integrate finestre su altre epoche. In questo modo, le varie storie si riecheggiano, mostrando che, nonostante l’evoluzione dei costumi e il passare del tempo, i membri della grande famiglia umana sperimentano essenzialmente le stesse cose. In tal modo, Qui a volte assume l’aspetto di una trapunta dai colori sbiaditi.
Se l’esecuzione suscita ammirazione, l’ambizioso, addirittura capriccioso, processo narrativo impedisce allo spettatore di affezionarsi realmente ai diversi protagonisti e perfino di interessarsi alle molteplici storie che furtivamente si intrecciano in quella della coppia formata da Tom Hanks e Robin Wright.
Riuniti 30 anni dopo Forrest Gumpi due attori appaiono, grazie al trucco digitale, alternativamente nella loro prima giovinezza e nella loro vecchiaia. Se l’effetto è sorprendente in un’inquadratura ampia, che tuttavia crea una distanza emotiva, quando gli attori si spostano in primo piano, la magia non funziona più. Alla fine, Qui appare più vicino ad un’installazione audiovisiva museale che ad un oggetto cinematografico.
Nella stanza
Dramma
Qui (VF: Ecco)
Roberto Zemeckis
Con Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, Kelly Reilly
1h44
6,5/10