La Guardia Civil rilascia il giornalista rapito Hichem Aboud

La Guardia Civil rilascia il giornalista rapito Hichem Aboud
La Guardia Civil rilascia il giornalista rapito Hichem Aboud
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Rapito sulle alture di Barcellona, Hichem Aboudgiornalista dell’opposizione algerina, scrittore e autore del libro “La mafia dei generali” e collaboratore di Atalayar, è stato salvato dalla Guardia Civile dopo essere stato trovato a torso nudo sulla riva del fiume Guadalquivir.

Secondo fonti vicine, Hichem Aboudil si è recato a Barcellona giovedì scorso – non si sa il motivo – al numero 24 di rue Raset, quattro uomini incappucciati lo hanno legato e messo in una delle tante macchinine che facevano parte dell’operazione. Durante il viaggio sono state effettuate diverse soste, la più lunga delle quali è stata di 3 ore, durante le quali è stato trattenuto in un edificio vicino al porto di Malaga dove infine è stato trasferito a Siviglia. Oltre agli scali, Hichem Aboud ha cambiato più volte auto.

Sebbene sia stato trovato vicino alla capitale andalusa, la destinazione finale era il porto di Malaga dove avevano intenzione di portarlo fuori dal paese su una barca.

La Guardia Civil ha arrestato due persone, una di origine senegalese e l’altra di origine marocchina. Delle due persone arrestate, solo una faceva parte dell’operazione di sequestro avviata a Barcellona.

Fonti della Guardia Civil hanno assicurato di non essere a conoscenza del caso e di aver inizialmente pensatoche si trattava di un’operazione di traffico di droga.

Hichem Aboud

Dopo il suo rilascio, è stato portato in un centro medico dove è stato esaminato. Nelle sue prime dichiarazioni dopo il rilascio, Hichem Aboud ha dichiarato su un canale Internet:

“Sono a Lebrija, in provincia di Siviglia, in Andalusia. Mi rivolgo a tutti coloro che hanno sentito la mia mancanza in questi cinque giorni. Sono qui con il sorriso e in buona salute, grazie a Dio.

Volevo rassicurare tutti attraverso questo video che non potevo pubblicare sul mio canale perché non ho accesso al mio canale e lo pubblicherò qui perché ho perso tutte le mie cose, i miei telefoni, il mio computer e tutto altro. E poiché ho tutti i miei account protetti ed è difficile accedervi, non sono riuscito ad accedervi neanche io.

Devo recuperare le password e ci vuole tempo e condividerò sul canale televisivo Anwar Malek tutti i dettagli di questa operazione, operazione realizzata grazie ad un accordo tra l’apparato di intelligence algerino e un’organizzazione terroristica internazionale attiva in Spagna .

Non ho nemici e non c’è nessun partito disposto a pagare un prezzo altissimo a un’organizzazione terroristica per rapirmi, non c’è nessun altro partito oltre al regime algerino che può farlo perché non ho nemici.

Sono protetto da Dio, l’unico, e anche l’intervento delle autorità spagnole è stato fatto per volontà di Dio in un luogo dove non venivano mai”.

L’operazione è ancora nelle mani della Guardia Civil, che mantiene aperte le indagini per scoprire le intenzioni del rapitore e come abbia potuto viaggiare da Barcellona a Siviglia.

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