On basta con le clownerie: nelle sale questo mercoledì, Terrificatore 3 e il suo clown assassino fanno un’entrata spettacolare sulla pista del grande circo mediatico. Grazie alla commissione plenaria di classificazione dei film del CNC (Centro Nazionale del Cinema e dell’Immagine Animata) che, avendo ufficialmente bandito il film per minori di 18 anni per sadismo ed “esaltazione della violenza”, durante la sua votazione di giovedì 3 ottobre, gli offrì una cassa di risonanza diversa da quella delle prime due parti. Rilasciato rispettivamente nel 2017 e nel 2022, Terrificante e il suo seguito era stato vietato “solo” ai minori di 16 anni. E l’ultimo lungometraggio cruento a essere colpito da questa decisione in Francia è stato, nel 2006, un’altra terza opera: Visto 3.
“L’affare” Terrificatore 3 è quindi il primo in diciotto anni in Francia. La società ESC, uno dei tre distributori congiunti di questa sanguinosa avventura (con la piattaforma Shadowz e Factoris Films), dal canto suo esita tra la costernazione e il discreto fregarsi le mani. “Quando venerdì scorso abbiamo ricevuto la chiamata del CNC che ci informava del divieto ai minori di 18 anni, inizialmente eravamo sconfortati, avevamo davvero paura di perdere le sale e di essere lasciati andare dagli esercenti”, ha affidato a Punto Pop Victor Lamoussière, direttore della distribuzione dell’ESC.
Assalito dalla stampa per tre giorni (stamattina è stato anche invitato sul set della BFMTV), il professionista, un po’ sopraffatto dagli eventi, continua: “Da allora siamo stati rassicurati. Prima del parere del CNC puntavamo a una distribuzione del film tra le 120 e le 130 copie, ora siamo a 115 in tutta la Francia. Abbiamo quindi perso qualche cinema, ma nel complesso gli operatori e i principali circuiti (UGC, CGR, Kinepolis, Pathé, MK2, ecc.) ci sostengono e li saluto. Lo capiscono Terrificatore 3 si inserisce in un profondo lavoro editoriale da parte nostra che, da tre anni, consiste nel promuovere nelle sale film horror, certamente radicali, ma originali, destinati ad una comunità matura che non crea il minimo eccesso in sala. »
Un terzo giro di pista in clamore
E Victor Lamoussière ricorda gli esempi dei precedenti Terrificante o anche il più raccapricciante La tristezzaquesto traumatico film coreano di zombie, uscito nel 2021 sotto la bandiera dell’ESC, secondo lui è passato attraverso i multiplex. Per la commissione di classifica, che giustifica così il divieto ai minori di 18 anni, Terrificatore 3 è un “film violento e cruento che ha la particolarità di moltiplicare scene sadiche di estrema violenza con il desiderio di associare lo spettatore ad una forma di glorificazione della violenza presentata in una luce favorevole tale da turbare gravemente la sensibilità del pubblico con tuttavia una narrazione dichiarazione con un’estetica cruenta.
Ingiusta – come ritiene Victor Lamoussière – o no, questa decisione avvantaggia senza dubbio il film, che uscirà nelle sale francesi, questo 9 ottobre, prima del resto del mondo, in una quindicina di territori in tutto. In questo primo mercoledì di attività, tenendo conto delle prevendite, Terrificatore 3 dovrebbero sfiorare le 10.000 iscrizioni, più del doppio (!) del primo mercoledì di Terrificante 2. Un terzo appuntamento in pompa magna è quindi offerto al sanguinario Art the Clown, serial killer soprannaturale al centro di questo franchise che mira a riconnettersi con i tempi d’oro di slasher una volta trasportato dalle saghe Halloween, Freddy O Grido…
Budella in una ghirlanda di Natale
Ascoltando solo il suo coraggio, Le Point Pop guardato l’orribile jojo. Girato in un elegante formato scope e una foto dai colori caldi, Terrificatore 3 fa seguito agli eventi del precedente. Troviamo la giovane Sienna Shaw (Lauren LaVera), sopravvissuta con il fratello minore Jonathan agli attacchi del clown degenerato in Terrificante 2, ma ora condannato a ricovero regolare in un ospedale psichiatrico. Presunto morto alla fine del primo film, Art viene resuscitato da una misteriosa entità malvagia nella seconda parte e, nella terza, riprende la sua litania di omicidi nella contea di Miles (New York), nel bel mezzo delle vacanze. . Natale.
Mescolando sangue e fantasia, Terrificatore 3 avrebbe dovuto, in linea di principio, ricevere lo stesso tipo di divieto dei suoi predecessori. È particolarmente insostenibile? Il livello delle viscere rimane lo stesso: smembramenti, decapitazioni, sventramenti, abbondanti proiezioni di emoglobina, utilizzo di un intestino tenue come ghirlanda natalizia, scalpi a pieno formato sullo sfondo delle grida delle vittime… Non privo di un certo umorismo , questo che lo salva dall’oscurità, come ai suoi tempi Massacro della motosega, anche Padre Fouettard dalle anime sensibili nonostante l’assenza quasi totale di sangue sullo schermo, questo terzo Terrificante può – e deve – essere vissuto soprattutto come uno sbocco, una liberazione. Un’esperienza borderline che, a nostro avviso, traccia tuttavia un confine molto netto tra il bene e il male. Difficilmente possiamo biasimarlo per una qualche “esaltazione” della violenza, di cui dà certamente spettacolo ma nella pura tradizione dei gioielli più famosi dell’epoca. slasher (questo genere cinematografico il cui “eroe” è un serial killer).
Art le Clown, futuro Jigsaw de « Saw » ?
La differenza però? Questa volta, Art il Clown attacca i bambini, due volte: durante il suo traumatico prologo (un’intera famiglia massacrata nel cuore della notte in casa dal demone dalla mascella spaventosa) poi, successivamente, in un centro commerciale, quando il mostro travestito da Babbo Natale polverizza i bambini con un pacco bomba. Realizzati in modo eccellente, gli effetti speciali cruenti sono inquietantemente realistici nonostante l’evidente natura grand guignolesca della loro messa in scena. L’autore di queste righe oserà anche aggiungere che, a partire da un certo 7 ottobre 2023 e dal racconto delle atrocità commesse dai terroristi di Hamas su civili, uomini, donne e bambini, la visione di scene di barbarie e di torture sadiche estreme come che li mostra Terrificatore 3anche nell’ambito della sua narrativa, non può più essere realmente vissuto “come prima”.
LEGGI ANCHE Alexandre Aja: “Cercavo l’eleganza di un film degli anni ’70” Sarebbe interessante verificare in quale misura la paura senza precedenti suscitata da questa giornata di orrore assoluto nell’inconscio collettivo possa aver avuto un ruolo nella decisione della commissione del CNC. Ancora Terrificatore 3nonostante una durata inutilmente lunga (due ore! E ancora, il precedente durava 138 minuti!) e il disagio suscitato dai suoi eccessi, non manca di qualità cinematografiche. Innanzitutto non prendersi mai troppo sul serio. La legittimità del divieto imposto ai minori di 18 anni rimane in definitiva complessa da decidere, poiché il film si mantiene delicatamente in equilibrio sulla linea sottile che separa l’intrattenimento semplicemente estremo dall’indecenza.
Victor Lamoussière, dal canto suo, è giustamente felice che, dopo anni di inquinamento del genere horror con uno sciame di sequel, prequel o reboot, una figura del male completamente nuova (Art the Clown, spauracchio sul punto di diventare un vero e proprio personaggio popolare) fenomeno negli Stati Uniti) si unisce al Pantheon dei grandi knackers Michael Myers, Freddy Krueger, Ghostface o anche Jigsaw of Sega. Terrificatore 3 riuscirà a conquistare tanti fan quanti Visto 3 (770.000 ingressi in Francia nel 2006 nonostante il divieto ai minori)? Il franchise lanciato dal regista newyorkese Damien Leone avrà la stessa longevità del Sega (dieci film fino ad oggi)? La fine di Terrificatore 3 lascia in ogni caso in bilico la possibilità di una quarta parte. Una suspense da tagliare con il coltello…