Nella prima parte della trilogia Il Signore degli Anelli, Si possono osservare i Nazgûl mentre inseguono Frodo e la Compagnia dell'Anello su quelli che sembrano essere cavalli. Tuttavia, nell'universo creato dall'autore JRR Tolkien, le cose non sono così semplici e le creature che i Nazgûl cavalcano non sono semplici ronzini, ma cavalli dalle origini prestigiose.
L'enigma dei cavalli Nazgûl
In Il Signore degli Anelli, I Nazgûl sono conosciuti con molti nomi, tra cui Cavalieri Neri. Sono chiamati così perché indossano mantelli neri laceri e cavalcano quelli che sembrano cavalli neri. Inseguono anche Frodo e i suoi compagni a cavallo durante le prime fasi della ricerca. della distruzione dell'Anello, prima che il fiume Bruinen straripasse e li travolgesse (e grazie ad Arwen nei film, come descritto in dettaglio qui).
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Nel film di Peter Jackson, Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello, I cavalli dei Nazgûl sono quasi terrificanti quanto i loro cavalieri:
Sembra che dagli zoccoli sgorghi sangue scuro e i loro occhi brillano di un intenso rosso viola. Indossano anche un'armatura scura che sembra avere l'Occhio di Sauron inciso su di essa. Tuttavia, nessuno dei film
Il Signore degli Anelli non si preoccupa veramente di spiegare l'origine o la natura dei cavalli Nazgûl. È possibile solo capire, dal loro aspetto, che non sono cavalli del tutto ordinari. Infatti,
Il film porta lo spettatore a chiedersi se queste creature si siano trasformate in fantasmi. contemporaneamente agli uomini che li cavalcano.
type="image/webp">>Tuttavia in
Il Signore degli Anelli come scritto
par JRR Tolkien,
L'autore spiega più chiaramente l'origine inaspettata dei cavalli Nazgûl. Tolkien coinvolge anche un intero gruppo di personaggi che diventano molto più importanti nel resto della storia, in particolare nel secondo volume della saga:
Le Due Torri. D'altra parte, la scelta di Sauron di dare questi cavalli neri ai suoi nove servitori più temibili
rivela persino, in realtà, qualcosa in più sulla personalità del Signore Oscuro. type="image/webp">
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L'origine dei cavalli Nazgûl
Nel romanzo, le cavalcature Nazgûl non hanno in realtà gli occhi rossi o gli zoccoli mutilati; Sembrano quasi dei normali cavalli neri, tranne per il fatto che sono grandi e di un nero particolarmente scuro. Nel capitolo “Many Encounters” della Compagnia dell'Anello, Frodo chiede a Gandalf perché non siano “invisibili” come i loro cavalieri, e Gandalf risponde: “Perché sono veri cavalli; proprio come gli abiti neri sono abiti veri che [les Nazgûl] portano per dare forma al loro nulla quando interagiscono con i viventi.” Ma sebbene non siano soprannaturali o come gli spettri che li cavalcano, Ma c'è qualcosa di speciale nei cavalli Nazgûl. Nei libri, si nota che gli animali sono normalmente terrorizzati dai Nazgûl e fuggono dalla loro presenza. Tuttavia, questi nove cavalli neri, sebbene reali, non temono gli spettri.
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Questi cavalli sono frutto del progetto di Sauron e sono “nati e cresciuti al servizio del Signore Oscuro a Mordor”. Dovevano sottoporsi a un addestramento specifico per collaborare con i Nazgûl. Sauron non usa molti animali comuni nei suoi eserciti, preferendo creature mostruose come i Warg. Quindi,
Il fatto che le forze di Mordor allevassero cavalli è relativamente sorprendente. e insolito.
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>Naturalmente e senza sorpresa, scopriamo rapidamente che
Sauron acquisì i cavalli per i suoi Nazgûl con mezzi senza scrupoli.. Questo è ciò che apprendiamo dal personaggio Éomer nel capitolo “I Cavalieri di Rohan” di Le Due Torri. Quando Gimli accusa i Rohirrim di lavorare con Sauron, Éomer risponde: “Non lo facciamo e non lo abbiamo mai fatto… Qualche anno fa
il Signore della Terra Nera voleva comprare da noi i cavalli a caro prezzo, ma noi abbiamo rifiutato, perché li usa per scopi cattivi.”
type="image/webp">>Ovviamente, un maestro dell'oscurità non può accontentarsi di una rapida negoziazione, che abbia successo o meno, del resto. Pertanto,
Quando i Rohirrim si rifiutarono di trattare con Sauron, quest'ultimo mandò gli Orchi a rubare i cavalli a Rohan. È interessante notare che presero solo i cavalli neri e le loro incursioni divennero così frequenti che
“Ora ci sono pochissimi cavalli di questo colore rimasti a Rohan al momento di Il Signore degli Anelli. I Rohirrim sono molto legati ai loro cavalli, quindi questi furti li hanno resi ancora più ostili a Sauron e agli Orchi che lo servono.
I cavalli dei Nazgûl stessi non sono i cavalli rubati, ma i discendenti di quei cavalli, che sono stati addestrati e forse persino corrotti per essere leali alla causa di Mordor e dei Nazgûl.
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Il cavallo più temibile di Mordor non appartiene ai Nazgûl
Quando il Bruinen trabocca La Compagnia dell'Anello, Tutti i Nazgûl, tranne il Re Stregone, perdono i loro cavalli. Ciò li rallenta notevolmente e impedisce loro temporaneamente di dare la caccia all'Unico Anello. Secondo le fonti ufficiali Il Signore degli Anelli: un compagno per i lettori di Wayne G. Hammond e Christina Scull, Il Re Stregone dovette tornare a Mordor da solo per chiedere a Sauron di inviare aiuto ad altri. Infatti, quando i Nazgûl riappaiono ne Il Signore degli Anelli, hanno delle cavalcature completamente nuove: le enormi creature volanti chiamate bestie alate.
type="image/webp">>Nei film di Jackson sembrano draghi, ma
Nel romanzo sono più simili agli uccelli senza piume o agli pterodattili. In entrambi i casi, sono completamente neri, proprio come i cavalli dei Nazgûl. A differenza dei cavalli neri dei Nazgûl la cui origine è nota, o
Non si sa molto sugli animali alati. Nel capitolo “La battaglia dei campi del Pelennor” del Ritorno del re, Tolkien scrisse: “Forse era una creatura di un mondo antico, la cui specie, sopravvissuta in fredde montagne dimenticate sotto la Luna,
sopravvisse al suo tempo e, in una tana orribile, generò quest'ultima e fatale proleproprio del male.
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>Di più
I Nazgûl non sono, tuttavia, gli unici servitori di Sauron a cavalcare cavalcature sorprendenti, In
Il Signore degli Anelli. Nel capitolo “Si apre la porta nera” de Il ritorno del re,
Tolkien scrisse uno strano passaggio sulla Bocca di Sauron e la sua cavalcatura :”Alla sua testa cavalcava una figura alta e malvagia, montata su un cavallo nero, se di questo si trattava; perché era enorme e orribile, e il suo volto era una maschera spaventosa, più simile a un teschio che a una testa viva, e nelle orbite
dai suoi occhi e nelle sue narici ardeva una fiamma. type="image/webp">>Questa descrizione è più in linea con la rappresentazione mostruosa dei cavalli Nazgûl nei film di Jackson. Questa creatura, con l'aspetto di un cavallo ma di natura sconosciuta, è parte integrante della Tradizione,
che probabilmente ispirò Peter Jackson ad assegnare cavalcature simili alla sua versione dei Nazgûl. I cavalli Nazgûl forniscono informazioni su Sauron
Nel romanzo, il Re Stregone cavalca un cavallo durante la prima parte dell'assedio di Minas Tirith. prima di passare a una bestia alata; nel film di Jackson, monta direttamente una bestia alata al suo ritorno. Quindi, I cavalli Nazgûl mettono in risalto un aspetto piuttosto divertente della personalità di Sauron. Sebbene sia uno stratega astuto e spietato, non tutte le sue decisioni sono necessariamente sagge.
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Sauron fa molto affidamento sulla “messa in scena” per raggiungere i suoi scopi. Sembra che gli piaccia mantenere il suo aspetto di nuovo grande Signore Oscuro (dopo Morgoth). Tutto, dalla sua armatura alla sua fortezza al muro che protegge Mordor, è nero. Va ricordato, tuttavia, che prima di arrivare nella Terra di Mezzo ed essere corrotto da Morgoth,
Sauron era un allievo di Aulë, il dio dell'artigianato e della forgiatura. Ciò implica quindi che egli comprenda
e sa usare una dimensione artistica in ciò che creache si tratti di una serie di anelli magici o dell'apparizione della sua cavalleria.
type="image/webp">>I cavalli dei Nazgûl non sono l'unico esempio che dimostra che
A Sauron importa dell'aspetto del suo esercito e del suo equipaggiamento ;poiché si prese il tempo di modellare Grond, l'ariete tributato a Morgoth, a immagine di un lupo feroce, e personalizzò l'armatura dei suoi soldati orchi con un simbolo rosso che rappresentava il suo Occhio. Così, alla fine,
I cavalli Nazgûl sono un riflesso di Sauron stesso. : un connubio tra bellezza e orrore, con una particolare attenzione alla dimensione artistica e una “passione” per tutto ciò che è dark.
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