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In Savoia, due sciatori fuoripista trascorrono la notte bloccati a 2.300 m di altitudine vicino alla Val d’Isère

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Gli sciatori olandesi si sono uniti ai soccorsi nella notte, ma inizialmente non sono riusciti a fornire la loro posizione.

Pubblicato il 15/01/2025 16:44

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Veduta del massiccio della Vanoise, nel comprensorio sciistico della Val d’Isère, in Savoia. (PHILIPPE DESMAZES/AFP)

Due sciatori olandesi di 43 e 74 anni hanno trascorso la notte tra martedì 14 e mercoledì 15 gennaio bloccati in un fuoripista del comprensorio sciistico Val d’Isère in Savoia, secondo “ici Pays de Savoie”. Sono stati salvati dal CRS Alpes dopo aver trascorso sei ore al freddo.

Mercoledì, intorno all’una del mattino, due sciatori olandesi sono riusciti a raggiungere i servizi di emergenza. Dicono di essere bloccati in una zona fuori pista, vicino al comprensorio sciistico della Val d’Isère in Savoia, ma non riescono a spiegare la loro esatta posizione in inglese. I soccorritori del CRS Alpes sono partiti da Albertville per cercare di localizzarli, perlustrando i sentieri in quad per cercare di ritrovarli, senza successo. La stazione di Val d’Isère è intervenuta come rinforzo e ha supportato i servizi di emergenza con un battipista.

Solo molto più tardi i due olandesi si ritrovarono sul fuoripista del Malpasset, a 2.300 metri di altitudine. I due soccorritori del CRS Alpes sono stati costretti a terminare lo scialpinismo per poterli raggiungere.

I due sciatori olandesi si trovarono alle 6:45 e lo erano “tecnicamente bloccato”. “Hanno delle barre di roccia sopra, sotto e sono circondate da pendii di valanghe, è molto complicato”spiega Paul Bellon, capo del distaccamento del CRS Alpes ad Albertville. I due olandesi sono stati poi soccorsi in elicottero.

Grazie ad un’inversione termica, ieri sera a 2.300 metri di quota non ha fatto troppo freddo: intorno ai -5°C. I due sciatori non hanno sofferto di ipotermia grave e sono salvi. “Quando un intervento complesso finisce così, siamo felici”conclude Paul Bellon.

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