I francesi hanno preso la bici tanto nel 2024 quanto nel 2023. È quanto emerge dai dati pubblicati venerdì dalla rete Vélo&Marche. Dati che confermano il rallentamento nella progressione di questa modalità di trasporto dopo un’esplosione durante la pandemia di Covid.
Gli sportelli posizionati sulle piste ciclabili di tutta la Francia hanno registrato passaggi in aumento dell’1% nel corso dell’anno, mentre la pratica era aumentata di oltre il 10% all’anno tra il 2020 e il 2022. Già nel 2023 l’aumento era stato solo del 5%.
Congelamento dei fondi previsti dal piano ciclistico
Nel dettaglio, la pratica ristagna nelle aree urbane ed è addirittura leggermente diminuita nelle aree rurali e periurbane nel 2024, in particolare nei fine settimana. Il meteo ha giocato un ruolo marginale, con un’estate stabile che ha compensato una primavera e un settembre piovosi.
“Di fronte a tale perdita di slancio, l’obiettivo (annunciato dal governo del Borne) del 12% di quota modale della bicicletta nel 2030 appare sempre meno realistico”, si rammarica la rete Vélo & Marche, che riunisce le comunità impegnate nello sviluppo della bicicletta. . “Ciò è tanto più vero in quanto il congelamento dei finanziamenti previsti dal piano bicicletta mette a repentaglio l’attuazione delle politiche comunitarie in materia di ciclismo”, sottolinea la rete.
Bordeaux, Rouen e Tolosa in testa alla corsa
Non tutti i territori sono uguali: la bicicletta è aumentata notevolmente a Bordeaux, Rouen o Tolosa nel 2024, ma è rimasta stagnante a Strasburgo, e pochi progressi (+ 4%) a Parigi e Lille, o a Lione (+ 2%).
Questa analisi è stata effettuata con il sostegno finanziario di Ademe e del Ministero dei Trasporti e si basa su un campione rappresentativo di 315 metri su tutto il territorio. Tale valutazione è provvisoria e dovrà essere affinata nella primavera del 2025 con l’integrazione di tutti gli sportelli condivisi con la Piattaforma Nazionale Presenze.
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