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Giancarlo Baghetti, il primatista dimenticato

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Negli anni '60, in Formula 1 erano di moda le gare fuori campionato e Baghetti impressionò vincendo nelle prime due gare. Quanto basta per aprire logicamente le porte al Campionato del Mondo 1961, schierato per il Gran Premio di Francia a Reims del 1961 dalla Federazione Italiana Motorsport, al volante di una Ferrari. Qualificato dodicesimo, l'italiano era destinato ad una gara in cui avrebbe potuto forse segnare qualche punto, ma negli ultimi giri si è ritrovato nella top 3, affrontando le Porsche di Dan Gurney e Jo Bonnier. Quest'ultimo fu costretto al ritiro a tre giri dal traguardo, lasciando a lottare Baghetti e Gurney, fu infine la Ferrari a tagliare per prima il traguardo, dopo aver sorpassato la Porsche un centinaio di metri prima della bandiera a scacchi! Avendo già vinto le due gare fuori campionato a cui aveva partecipato, Baghetti divenne subito una delle nuove stelle del paddock.

Uno status che gli permise di essere ingaggiato dalla Scuderia Ferrari nel 1962, ma non riuscì a replicare la genialità della sua vittoria francese. Quel che è peggio, Baghetti non salirà mai più sul podio di un Gran Premio e concluderà la sua carriera nel 1968. L'italiano non rimase lontano dai circuiti, poiché si riconvertì in giornalista e fotografo, specializzato in corse automobilistiche e moda. Abbastanza per tenere un piede in un ambiente per il quale ha sempre provato una passione indefettibile. Baghetti morì di cancro nel 1995.

Ancora oggi rimane l'unico pilota ad aver vinto i suoi primi tre Gran Premi di nei primi tre tentativi. Possiamo anche nominarlo come l'unico pilota ad aver vinto alla sua prima partenza nel Campionato del Mondo, se si eccettuano due piloti che hanno realizzato la stessa impresa in circostanze particolari. Infatti, Giuseppe Farina e Johnnie Parsons vinsero entrambi al loro primo Gran Premio, ma visto che l'italiano vinse il primo Gran Premio della storia del Motomondiale nel 1950, tutti gareggiavano alla loro prima gara… Per Parsons era l'Indianapolis 500 dello stesso anno, una gara valida per il Mondiale di F1, ma che non venne disputata con monoposto del categoria, e che era stata introdotta per dare alla stagione un carattere globale. Vincitore del Gran Premio di Francia del 1961, Giancarlo Baghetti è quindi l'unico a cui si possa applicare integralmente la definizione, essendo a quel tempo il campionato che si svolgeva da undici anni.

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