Non si arriva comunque a parlare di unanimità, ma l'indagine commissionata dalla Lega calcio professionistica (LFP), circa otto mesi dopo la rivelazione del nuovo logo della Ligue 1, è motivo di soddisfazione. Su 1.261 intervistati, l'85% ha dato una valutazione positiva, di cui al 46% è piaciuto “abbastanza” e al 39% “molto”.
Per la Ligue 2 il giudizio complessivo è positivo al 77% (50% “abbastanza” e 27% “molto”). Questi loghi dei due campionati professionistici francesi di calcio sono una creazione dell'agenzia Leroy Tremblot scelta tra altre applicazioni. “Abbiamo intervistato diverse agenzie e abbiamo aperto la possibilità di “L1”, che è stato nel linguaggio dei fan per molto tempo. Ci sono state offerte molte L e 1 simmetriche. Ciò che ci è sembrato interessante qui è questa enfasi sulla figura” (cioè la L che si fonde con il corpo dell'1), nota il direttore marketing della LFP, Sylvain Chapuis, per uno dei motivi che spiegano questa scelta finale.
Otto mesi dopo la rivelazione dei nuovi loghi di Ligue 1 e Ligue 2, ieri la LFP ha dettagliato l'intero processo, dalla progettazione al primo sondaggio di soddisfazione Un filo per capire tutto ⤵️
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— Sportune (@sportune.bsky.social) 27 novembre 2024 alle 12:03
Un logo iconico, generazionale, efficace sul digitale come in TV
Un altro è più generazionale, le specifiche prevedevano un logo che diventasse iconico e rispondesse ai codici della Next Gen. “Avevamo bisogno di un segno forte, semplice e modulare, con molta plasticità. Quasi come un'etichetta per la Ligue 1″precisa Sylvain Chapuis, accompagnato dal direttore marketing ed editoriale della Lega, Jérôme Cazadieu: “Lo abbiamo concepito come un lavoro per un produttore di apparecchiature che deve emergere in un mercato competitivo. Abbiamo bisogno di un segno, di un simbolo che sia forte e possa durare, addirittura evolversi. »
Precisamente, per i produttori di attrezzature, si tratterà un giorno di commercializzare questi loghi diversamente che con accordi di licenza globale (per i 18 club di ogni campionato), con prodotti derivati marchiati Ligue 1 o Ligue 2? All'esempio specifico di ciò che stanno facendo le leghe sportive nordamericane? La LFP non lo esclude, ma evidentemente si rannicchia di fronte al confronto. “Nei campionati che vendono tantissima merce, anche nella competizione calcistica più bella d'Europa, non vedrai molte persone per strada con indosso lo streetwear della Champions League”ombra Sylvain Chapuis. “Questo è l’obiettivo finale dell’iconicità”conclude, immaginando i tifosi francesi, vestiti con i colori del loro campionato preferito.
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