Dopo la sofferta vittoria al rally di Sanremo, Didier Auriol, su Toyota Celica, ha un vantaggio di 11 punti, 110 a 99, sul rivale spagnolo, “el matador” Carlos Sainz, della Subaru. Laddove il francese ha mostrato le sue qualità di velocista, con 3 vittorie, Sainz ha giocato la carta della costanza, con una sola vittoria ma altri cinque podi. Al via del RAC, il pilota della Subaru sa che le sue possibilità di titolo sono basse ma se il francese fosse fuori dai primi 4, una vittoria gli “basterebbe”.
Galee per Auriol
Per Didier Auriol, dopo due primi speciali di successo in cui ha dimostrato di essere della partita, è stato un disastro! Nello speciale di Chatsworth, il suo copilota Bernard Occelli ha omesso di menzionare un mucchio di grossi sassi situato all'apice di una curva cieca a destra con un dosso. Auriol prende la traiettoria e colpisce forte, finendo con una ruota piegata, costretto a finire la speciale al rallentatore. Ha perso più di quattro minuti e si è ritrovato 94esimo! Molto meglio è andata a Sainz, nonostante un incidente che gli ha causato il danneggiamento del radiatore e del servosterzo mentre attraversava un guado. Nel paddock però si vocifera che lo spagnolo sarebbe stato aiutato dai concorrenti a uscire dalla sua brutta situazione… Nella brevissima prima tappa di 46,61 km, Carlos Sainz è solo davanti a Colin McRae, suo compagno di squadra , leader per 11 secondi. Con la sua Toyota, Juha Kannkunen è al terzo posto, a venti secondi di distanza.
Sabato il calvario è continuato per Auriol, vittima di un problema al turbocompressore che gli è costato diversi minuti di ritardo in più e lo ha relegato molto lontano in classifica, a più di venti minuti di ritardo. Nella serata della seconda giornata, Sainz, autore di due graffi, è saldamente sul podio, un minuto dietro al funambolo compagno di squadra Colin McRae. Juha Kankkunen, 3°, avrebbe potuto mettere pressione allo spagnolo ma un testacoda nella 19a speciale e una cattiva scelta delle gomme lo hanno relegato a più di un minuto dietro Sainz, quest'ultimo quindi un po' più sollevato.
Sainz non così sereno
Rientrato al 17° posto assoluto dopo i problemi al turbo, Auriol si trova ovviamente in una situazione sfavorevole. È riuscito a entrare nella top 10 provvisoria al termine della seconda tappa… ma a dodici minuti da un settimo posto che gli avrebbe potuto permettere il titolo. Da parte sua, Sainz vorrebbe senza dubbio beneficiare di un ordine di gara che gli permettesse di superare McRae. Non facile, perché McRae, intoccabile, si avvia verso la sua prima vittoria, vicino a casa. I due piloti non si piacciono e David Richards, il boss del team Subaru, non sembra pronto a sacrificare il suo puledro. Si sussurra nel paddock che Subaru non chiederà nulla a McRae. Il linguaggio non verbale di Sainz e i commenti nelle interviste tradiscono questa tensione: “non ne abbiamo parlato molto” ribatte con un broncio che dice tutto.
La “catastrofe” per Sainz
A patto di non avere più problemi, Auriol, 9° al mattino dell'ultima tappa, dovrebbe recuperare velocemente l'8° posto su Makinen, ma il 7° posto, che sarebbe sinonimo di titolo, è fuori portata perché Vatanen ha 12 minuti di vantaggio . Se Auriol riuscisse finalmente a entrare nella top 7, Subaru sarebbe poi costretta a dare istruzioni a McRae affinché Sainz vinca il titolo.
Domenica mattina, nella prima cronometro della giornata, Pantperthog, Sainz ha fatto segnare un altro tempo notevole ma era quasi due minuti dietro McRae. Lo scozzese sembra imbattibile. Lo spagnolo probabilmente non è nelle migliori condizioni d'animo, con Auriol che può recuperare, McRae intoccabile e una squadra Subaru che non è pronta a fargli alcun favore.
Nel 24esimo speciale le sorti del titolo cambiano definitivamente. Lo spagnolo commetterà l'irreparabile mentre era ancora tutto sotto controllo. Nel mezzo della foresta gallese, Sainz commette un errore fatale. Ha perso il controllo della Subaru, ha sbandato e ha colpito un terrapieno, danneggiando la parte anteriore e il motore dell'Impreza. È finito! La storia non saprà mai se Subaru avrebbe fatto vincere Sainz… Chiedere a Colin McRae di frenare, nientemeno che a casa, sembrava decisamente troppo difficile per David Richards.
Auriol e McRae nella storia
Per Auriol, lontanissimo dal traguardo fin dall'inizio, questa notizia è ovviamente una liberazione: “Sapevo ascoltando la radio, poco prima dell'inizio dello speciale, che Carlos era uscito. Bernard mi ha detto che eravamo campioni del mondo, non volevo credergli, ma abbiamo sentito bene. Poi ho avuto difficoltà a concentrarmi. Ho guidato molto male e sono persino uscito di strada. Ecco, sono il primo campione del mondo francese. È difficile per Sainz, ma ci sono già passato. Adesso sorrido, ma non molto tempo fa avevo le lacrime agli occhi”.
Sesto al traguardo di questa RAC, a più di 30 minuti dal vincitore McRae, Didier Auriol è diventato il primo pilota francese a iscrivere il suo nome nella lista del Campionato del Mondo Rally, aprendo la strada a un periodo d'oro negli anni 2000-2010. Colin McRae è stato imperiale e ha vinto con più di 3 minuti di vantaggio su Juha Kankkunen. Per la prima volta in 18 anni, un suddito del Regno Unito si impone sulle sue terre. Questo preannuncia una stagione 1995 ancora più memorabile per lo scozzese.
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