Jacques Villeneuve ha ammesso di aver perso il sonno dopo che una statua in bronzo a grandezza naturale di suo padre, la leggenda della Formula 1 Gilles Villeneuve, è stata rubata.
Pochi giorni fa, gli operatori del museo Gilles Villeneuve di Berthierville, città natale del mito Ferrari, in Quebec, sono rimasti sbalorditi nello scoprire che la statua, che si trovava lì da tre decenni, era misteriosamente scomparsa.
“Sono sbalordito”, ha detto Jacques, campione del mondo 1997. “Quando ho sentito questo, ho avuto problemi a dormire. Tali esseri senz'anima non meritano di essere chiamati umani.”
“Mio padre rappresentava il Canada in tutto il mondo, e non ci sono molte persone così. È vergognoso che ci siano degli idioti capaci di un simile atto. Non hanno cuore e niente nella testa.”
“Perché qualcuno dovrebbe farlo? Non capisco. Non è come l'oro o i diamanti che puoi rubare, nascondere e rivendere. È incredibile. È un pezzo piuttosto grande e pesante, ci vorrebbe un grande sforzo per tagliarlo e ci vorrebbe un grosso camion per raccoglierlo.”
“Nessuno se ne è accorto, cosa che ho trovato ancora più assurdo. Come si fa a non notare qualcuno che fa una cosa del genere? E cosa ne facciamo? Mancano i piedi. Non possiamo non venderlo, perché se ci provassimo la gente se ne accorgerebbe subito che sono stati gli idioti a rubarlo.”
“Se lo fondessimo, non varrebbe molto. Il bronzo non ha molto valore. Quindi è inutile… finanziariamente, con la somma necessaria per recuperarlo, non aveva importanza. Non ha senso. “
Gilles morì in un terribile incidente di F1 a Zolder nel 1982. Due anni dopo, l'artista Jules Lasalle creò la statua in bronzo.
Ha detto al Calgary Herald: “È una grande delusione. Spero che troveremo la statua tutta intera. Il valore del metallo non è così alto, ma per la gente di Berthierville il valore è molto alto.”
In un post sui social media, la città di Berthierville, offrendo una ricompensa di 12.000 dollari per informazioni sul furto, ha affermato che “Questo crimine priva la nostra comunità e gli appassionati di sport motoristici di tutto il mondo di un simbolo potente”.
Una notizia più felice è che è stato ritrovato il famoso casco carbonizzato e parzialmente fuso che Niki Lauda indossava durante il suo incidente al Nürburgring nel 1976.
Il casco scomparve nel 1988, dopo che il suo proprietario dell'epoca, Gino Amisano – fondatore del marchio di caschi AGV – lo prestò al Motor Show di Milano.
Ora è riemersa ad un'asta di beneficenza Bonhams a Miami, secondo la rivista italiana Autosprint, con un prezzo di partenza di 60.000 dollari.
Il leggendario e danneggiato casco AGV X1 “Air System” di Lauda è ora esposto presso l'Archivio Dainese di Vicenza Italia e può essere visionato gratuitamente.
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