Jacques Villeneuve, figlio del leggendario pilota di Formula 1 Gilles Villeneuve, non ha usato mezzi termini riguardo ai ladri della statua di bronzo di suo padre, che sedeva con orgoglio davanti a un museo in suo onore, definendoli degli “idioti”.
Villeneuve, che ha avuto anche una carriera di successo in F1, durante il fine settimana ha pubblicato un video sui suoi social media in cui diceva di avere difficoltà a dormire dopo aver appreso dell'incidente, e nel suo messaggio ha chiamato i ladri “persone che non hanno cuore o cervelli, ed è francamente vergognoso.”
La statua in bronzo, alta cinque piedi e tre pollici, è stata rubata mercoledì notte da un piedistallo eretto di fronte al museo Gilles-Villeneuve a Berthierville, a circa 70 km a nord-est di Montreal.
“Ho imparato qualcosa di così vergognoso, così inquietante, che ho avuto problemi a dormire. La statua di Gilles, mio padre, che era fuori dal museo di Berthierville e che è stata rubata… Non riesco a capire cosa possa avere la gente nella testa o nel cuore – se ne ha uno –, per andare a rubare una un monumento del genere, che è ancora importante”, menzionò per la prima volta il campione del mondo di F1 nel 1997 in un video trasmesso su Instagram e Facebook.
“Gilles rappresentava il Canada e il Quebec a livello internazionale, e non ce ne sono molti (come lui). È un orgoglio nazionale, un orgoglio per Berthierville, per tutte le persone che lo amano. Quindi, che degli idioti siano capaci di un’azione del genere, credo che si tratti di persone senza cuore né cervello, ed è francamente vergognoso”, ha aggiunto.
Il museo presenta trofei, attrezzature e altri oggetti appartenuti a Villeneuve.
Gilles Villeneuve ha preso parte a 67 gare di F1 tra il 1977 e il 1982, ottenendo sei vittorie. Morì in seguito ad un tragico incidente in pista durante le qualifiche del Gran Premio del Belgio, all'età di 32 anni.
È stata offerta una ricompensa in cambio della restituzione della statua e la Sûreté du Québec ha fatto sapere che sta continuando le indagini per identificare i ladri.
Con il contributo di Sidhartha Banerjee, di The Canadian Press
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