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Milan: Maximilian Ibrahimovic, a nome del padre

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Sul retro la maglia del Milan. Il numero 11 dietro. Un obiettivo. E una vittoria nel derby contro l’Inter, che mancava dal gennaio 2018. Così Maximilian Ibrahimovic, figlio di Zlatan, ha deciso di festeggiare un gol per festeggiare il suo diciottesimo compleanno il 22 settembre. Abbiamo avuto festeggiamenti peggiori per varcare la soglia della maggioranza… Il maggiore dei fratelli Ibrahimovic – il fratellino Vincent è nato due anni dopo, nel 2008 – comincia a farsi un (primo) nome in Lombardia. 4 gol in 7 partite in questa stagione con la Primavera3 realizzazioni in 29 partite nell’ultimo esercizio in U18… Ha appena ricevuto, in questo dolce mese di ottobre lombardo, la prima convocazione dalla Svezia. Testa agli U18 della selezione nazionale.

Un premio meritato per un giocatore che continua a crescere“, ci congratuliamo con noi stessi del club. Dove suo padre ha fatto la storia, passata e recente, accumulando gol (93 in 163 partite in totale durante le sue due stagioni, prima nel 2010-2012 poi 2020 -2023) e i titoli che ha vinto. è tornato addirittura, poco meno di un anno fa, nelle vesti di consigliere speciale del proprietario Gerry Cardinale, a capo del fondo americano RedBird Capital, sulle performance dei suoi rampolli. E che inevitabilmente si aspetta molto da lui.

Primo contratto da professionista

La cosa più importante è che sia feliceaveva spiegato l’ex attaccante di Inter, Barça e PSG lo scorso settembre. Deve continuare così. Sono orgoglioso di lui e lo sono come un padre.” Anche un po’ da allenatore, visto che Massimiliano ha firmato l’estate scorsa il suo contratto da professionista, inizialmente per far parte del “Milan Futuro”, la nuova squadra milanese creata questa stagione e che milita in Serie C per ridurre il divario di livello tra la prima squadra e la Primavera Come quello che ha fatto negli ultimi anni la Juventus con il progetto “Next Gen”, che ora sta dando i suoi frutti, Iling Jr, Fagioli… I nomi sono tanti Ma, per ora il primogenito di Zlatan prosegue il suo percorso in Primavera, con la quale in questa stagione ha giocato anche due partite di Youth League.

Giocare per questo club è davvero specialeha detto ai media svedesi questa settimana Lama sportiva. Ho bellissimi ricordi ovunque. Sono uno dei più grandi club di tutti i tempi, ci sono poche squadre che possono eguagliarlo. Allenarsi a Milanello è qualcosa. Le infrastrutture sono le stesse di quando c’erano alcuni giocatori, come Paolo Maldini e altre leggende. È lo stesso stile e contribuisce a creare quell’atmosfera degli anni ’80.” Anche se è nato ben vent’anni dopo, nel 2006.

Dall’infanzia all’adolescenza, Maximilian e Vincent seguono il padre ovunque. Da Milano a Barcellona. Da Parigi a Los Angeles. Se Helena Seger, la madre, ha sempre tenuto d’occhio le cose, loro sono sempre state immerse nel calcio. Vederli approfondire la questione una volta diventati abbastanza grandi sembrava ovvio. Spera di emergere anche Vincent, che ha esordito con la Nazionale Under 15 svedese alla fine dello scorso anno. Ora fa parte della squadra U17 Rossoneri. Ma essere figli di è tutt’altro che facile. Ancor di più quando il papà è Zlatan.

Fino all’età di 11 anni odiavo il calcio. Pensavo fosse la cosa peggiore del mondo. E poi, intorno agli 11 o 12 anni, ha iniziato a piacermi. Era così, lo odiavo. Niente sembrava giusto, tutto era sbagliato. Sono sempre stato paragonato a mio padre. Non mi piaceva, ma poi ho scoperto l’amore per questo sport. Un giorno mi sono svegliato e ho sentito questo clic nella mia testa, è successo.” Lo ha rivelato Massimiliano al quotidiano svedese Il giornale della sera. E tanto meglio. Schierato regolarmente come ala sinistra dal suo allenatore Federico Guidi, sa fare la differenza con la sua tecnica e il suo senso della posizione. I suoi gol sono raramente banali, come i colpi di cannonata di mancino contro Empoli e Inter. Ma la sua tavolozza resta ovviamente da ampliare.

Mio padre mi ha sempre dato buoni consigliha spiegato, quando gli è capitato di allenarsi al suo fianco a Milanello prima dell’annuncio del suo ritiro nel 2023. La cosa più difficile è stata davvero crescere alla sua ombra e pensare a tutte le grandi cose realizzate in carriera. Preferisco concentrarmi solo su me stessa e su quello che faccio. Senza paragonarmi a lui o a nessun altro.Per lui è importante imparare come giochiamo in questa Nazionale e noi lo aiuteremo affinché possa dimostrare ciò in cui è bravo come giocatore. è stato sviluppato dall’allenatore svedese U18, Andreas Pettersson. Vogliamo solo che abbia il miglior odore possibile. Penso che lo farà.

Ma siccome un Ibrahimovic resta un Ibrahimovic, e come Massimiliano fa rima con Zlatan, è impossibile mancare di ambizione. E’ il marchio di fabbrica. “Voglio vincere e diventare uno dei giocatori più forti. Punto in alto e voglio essere tra i migliori“, ha oscillato il numero 11 milanese Lama sportiva. Come padre…

Zlatan e Maximilian Ibrahimovic si allenano a Milanello il 15 febbraio 2023

Credito: Getty Images

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