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Nations League I Belgio – Francia: Perché i Red Devils vedono solo il fantasma dell’Openda

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Un fantasmaLa RTBF non si è lasciata sfuggire un giudizio sulla prestazione di Loïs Openda contro l’Italia (2-2) giovedì scorso. I media belgi hanno assegnato un piccolissimo 3/10 all’attaccante dei Red Devils, schierati all’inizio della partita. partita del suo allenatore Domenico Tedesco Per l’ex Lensois è stata la quarta presenza consecutiva in Nazionale, la prima per lui. Ma questa sequenza non gli ha permesso di mettere fine alla sua carenza in Nazionale. Un fenomeno che lascia sempre più perplessi Belgio.

Openda, tuttavia, aveva iniziato bene la sua avventura con i Red Devils agli ordini di Roberto Martinez, segnando due gol nelle prime cinque selezioni nonostante fosse un sostituto. Ma il suo contatore dei gol non è cambiato dall’arrivo di Tedesco sulla panchina belga. In 17 presenze, di cui 8 da titolare, il 24enne attaccante non ha trovato la rete nemmeno una volta. Si è distinto il mese scorso contro Israele (3-1) con un assist e due rigori subiti, uno dei quali sbagliato. Ma questa sembra l’eccezione che conferma la regola.

“Non utilizziamo le qualità di Openda”

La sua prestazione in selezione è radicalmente diversa da quella mostrata al club. Il belga resta in due stagioni con più di 20 gol in campionato, prima in Ligue 1 con il Lens (21) poi in Bundesliga con l’RB Lipsia (24). Ha iniziato in modo simile questa stagione con 5 gol in 9 partite con il club tedesco, in tutte le competizioni. E si è avvicinato con fiducia a questo appuntamento di ottobre con la sua selezione dopo aver segnato nelle sue ultime due partite in campionato, contro l’Augsburg (4-0) e l’Heidenheim (0-1).

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Il contrasto è sorprendente. Ma può spiegarsi. Già dallo stile di gioco propugnato da Tedesco, piuttosto basato sul possesso palla, che non corrisponde necessariamente al profilo di Openda. “Penso che il problema sia più profondo non solo lui e il golha analizzato Guillaume Gillet, ex nazionale belga che ha giocato nel Nantes e nel Lens, per la RTBF il mese scorso. In termini di animazione generale, dobbiamo trovare altre alternative per riportarla in buone condizioni. Il pericolo arriva dalle fasce, non sfruttiamo le qualità di Openda anche se ogni tanto segnerà sui cross”.

Tedesco elogia il suo lavoro

L’Openda è piuttosto adatta per una squadra focalizzata sul gioco di transizione, come è avvenuto nel Lens agli ordini di Franck Haise, o nel Lipsia con Marco Rose. Divoratore di spazio, può sfruttare ulteriormente la sua principale risorsa, la velocità, in un piano di gioco che privilegia verticalità e profondità. L’attaccante belga beneficia al Lipsia anche di un punto di appoggio come Benjamin Sesko e di un elemento creativo come Xavi Simons per completare le sue qualità. Si esprime particolarmente bene in queste condizioni da cui non necessariamente trae vantaggio in Nazionale.

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“Nessuna depressione, ma ancora nessuna celebrazione”

L’ex Lensois dovrà adattarsi ad un’altra filosofia quando vestirà la casacca dei Red Devils. Openda non risparmia sforzi nel cercare di interpretare questo ruolo che non gli si addice. “Quando perdiamo palla, nei contropress, nei press, nelle corse profonde, ma anche quando siamo nell’ultimo terzo del campo… L’attaccante deve chiamare, prendere spaziha sottolineato Tedesco il mese scorso. Sono tanti i punti su cui bisogna giudicare un attaccante, non solo il numero dei gol. E Lois è davvero brava con la maggior parte di essi.”

La “sindrome di Nilis”

Questo obiettivo non è meno essenziale. Openda lo attende come una liberazione mentre il dubbio si insinua sempre di più dentro di lui man mano che continua questa scarsità di selezione. Là Ultima ora Il mese scorso ha parlato di “sindrome di Nilis”, riferendosi al leggendario attaccante belga degli anni ’90, Luc Nilis, rimasto senza segnare per 1.131 minuti nella selezione. Openda non è ancora arrivata, ma si sta avvicinando. Muto contro l’Italia, è ora da 822 minuti senza gol con la maglia dei Red Devils.

L’incontro con la Francia sembra un’occasione d’oro per mettere fine a questa serie. Sarà determinante per il Belgio, solo terzo nel Gruppo 2 della Lega A, a tre punti dalla capolista Italia. Una vittoria consentirebbe ai Red Devils di scavalcare i Blues in classifica. Ma anche tornare al successo contro i francesi dopo quattro sconfitte consecutive, di cui due quest’anno, agli ottavi di finale degli Europei (1-0) poi il mese scorso in questa Nations League (2-0). Ci vorrà sicuramente qualcosa di diverso dal fantasma dell’Openda per vivere questo momento che il pubblico dello Stadio Re Baudoin tanto aspetta.

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