DayFR Italian

malessere Mbappé, nuova era dei Blues, capitano Tchouaméni… Le verità di Deschamps

-

Il tecnico dei Blues ha risposto ai giornalisti questo mercoledì, a Budapest, alla vigilia di Israele-Francia, partita valida per la terza giornata della Nations League.

Il punto infermeria dei Blues: “Marcus (Thuram) farà un allenamento separato, perché ha ancora sensibilità alla caviglia. Sembra incerto per domani. Ripartirà Bradley (Barcola), ha avuto qualche disagio. Gli altri ci saranno”.

Inizio di disagio tra Mbappé e il pubblico francese: “Ognuno è libero di avere la propria interpretazione e le proprie sensazioni. Kylian cristallizza molte cose, anche quando non è lì perché mi fai domande su di lui. Sulla certezza che Kylian sia attaccato alla Francia, sì. Che non gli sia andata bene a settembre, quando non era nella situazione migliore, sì. Siete liberi di avere dibattiti o controversie. Non possiamo dire che ci sia l’ambiente più sereno possibile, non è l’ideale, soprattutto perché si tratta di un gruppo ringiovanito. Ti accontenti di quello che puoi interpretare, e questo senza offesa, non hai tutti gli elementi. Rimproverato a Lille? Con che maglia viene? Quello del Real Madrid.

Leggi ancheRitiro Griezmann, assenza di Mbappé, carica di capitano… Le sfide di Deschamps verso una nuova era

Mbappé non selezionato? La decisione spetta a me.

Didier Deschamps

Chi ha deciso di non selezionare Mbappé: “È la sua situazione nel momento in cui prendo la decisione, sono io che la prendo. Di certo la partita dello scorso fine settimana l’ha giocata non per intero, pur non essendo al 100%. Fa bene al giocatore e alla squadra francese? Non credo. Ma la decisione (sulla sua presenza) spetta a me.

Il peso del Real Madrid sul caso Mbappé: “È una realtà (la pressione dei club), poi i datori di lavoro dei giocatori sono i club. Hanno sempre avuto questo potere. In ogni momento, l’interesse delle selezioni e dei club può essere comune, ma non sempre. Oggi il fatto che i club siano attenti, anche riluttanti, a causa dei calendari che hanno… È un bene per le selezioni? NO. Vi assicuro, con gli elementi di cui dispongo, quando vi ho parlato giovedì della lista, che la situazione può evolversi. L’importante è non mettere in contrasto il giocatore. È già successo che non prendo giocatori e loro giocano. Non sono fissato con il Real Madrid. Sì, c’è ancora più attenzione da parte dei club.

Le ragioni del Capitano Tchouaméni: “Ho scelto Aurélien perché ritengo che abbia il profilo per assumere questa responsabilità, vista la sua esperienza. Anche se è ancora giovane (24 anni), ha partecipato ai Mondiali e agli Europei. Questo capitano non deve cambiare il giocatore che è, è un passo in più. Non è l’unico, altri hanno la leadership, Mike (Maignan), Jules (Koundé), Ibou (Konaté). Sarà capitano giovedì e lunedì (contro il Belgio) si vedrà, e anche dopo (a novembre). Anche lui avrà quella macchia.

Nuova era per i Blues: «Questo era già il caso per la raccolta di settembre, con dati diversi. Nessun giocatore era al 100%. Due big match in tre giorni, per me era impossibile. Questo mi ha permesso di avere due squadre diverse. Lì, a ottobre, abbiamo quattro giorni tra le due partite. Ma questo non vuol dire che sto cambiando rotta, con incontri che dovrebbero aiutarmi ad avere risposte. Pur mantenendo lo stesso obiettivo, essere il più efficienti possibile. Alcuni giocatori avranno risposte e conferme da fornire. Ogni partita porta verità.

Leggi ancheLa squadra francese: “È un orgoglio, un onore, qualcosa che sogni da giovane”, afferma il capitano Tchouaméni

Randal Kolo Muani non è nello stesso stato psicologico in Francia come al PSG.

Didier Deschamps

Le difficoltà di Kolo Muani al PSG: “Randal vive quotidianamente una situazione non ideale con il suo club. Non entrerò in ciò che non mi riguarda. Con noi ha fatto tante cose buone o molto buone, con una buona efficienza. Lascialo tenere. Questa situazione si è verificata con parecchi giocatori, ma non ha impedito loro di fare bene nella squadra francese. Poi dipenderà da lui, se avrà bisogno di pensarci… Non è l’ideale. Nella squadra francese non è nello stesso stato psicologico del PSG.

I suoi ricordi del 1993 contro Israele: “Sono brutti ricordi (la sconfitta dell’ottobre 1993 contro Israele al Parco dei Principi, ndr). La mia controparte me lo ha ricordato. Ricordo questa partita, e soprattutto quella successiva contro la Bulgaria che ci impedì di giocare il Mondiale del 1994. Nel 1998 andò meglio. È passato tanto tempo, non ricordo i dettagli, ma è un ricordo doloroso. Non ho dubbi che sarà un bel ricordo per Israele”.

Il pesante contesto contro Israele: “Dobbiamo fare in modo che questa rimanga una partita di calcio, perché lo è, ma ovviamente il contesto è molto teso. Questa purtroppo è una realtà”.

Commenti raccolti in conferenza stampa

Related News :