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Il pilota di Formula 1 Valtteri Bottas (Sauber) ai Mondiali Gravel: ma cosa ci fa lì?

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Mathieu Van der Poel sarà l’attrazione dei Mondiali Gravel di domenica in Belgio. O meglio una delle attrazioni. A fargli concorrenza, almeno nel reparto curiosità, ci sarà Valtteri Bottas con i suoi famosi baffi. Il pilota finlandese di Formula 1 gareggerà nella categoria 35-39 anni. Partirà alle 12:07, sette minuti dopo l’inizio della gara d’élite. Un programma strano, a due settimane dal Gran Premio degli Stati Uniti.

Perché partecipa?

Per Bottas è questione di appetito, utilità… e amore. “Valtteri va a lungo in bicicletta per allenamento. Il fatto che la sua compagna sia Tiffany Cromwell (impegnato sabato, ndr) – essere un ciclista professionista di alto livello non ha fatto altro che aumentare la sua passione per il ciclismo (…) Lo fa quasi ogni giorno quando non è sull’aereo“, spiega Didier Coton, manager del pilota della Sauber.

Zhou Guanyu e Valtteri Bottas (Sauber) al Gran Premio della Cina 2024

Credito: Getty Images

Come si è qualificato?

Per partecipare ad un campionato del mondo non basta essere volontario. Valtteri Bottas si è qualificato conquistando il 6° posto di categoria durante la Swartberg 100, gara Gravel World Series dell’UCI, il 27 aprile in Sud Africa. Essere tra i migliori della sua fascia d’età (taglio fissato al 25% dei partecipanti) gli ha permesso di ottenere il sesamo. Alla partenza erano ventiquattro i corridori… il conteggio è buono.

Che ambizione può nutrire?

Durante l’evento sudafricano, Bottas (35 anni) ha percorso 170 chilometri in 6h27, il 45esimo tempo tra tutti i partecipanti, a tre quarti d’ora dal vincitore, Jaco van Dyk (5h43). Nessuna riconversione in vista, quindi, ma comunque”una prestazione molto grande“, considera Coton, che lo vede soprattutto come una ricerca per superare se stessi: “Andare oltre, spingere di più, è una sfida e un piacere per lui ad ogni uscita.”

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“Portare un giovane in F1 costa tra i 7,5 e i 9 milioni di euro”

Che interesse ha per lui la Formula 1?

Ciò che fa in moto è ciò che il suo sport, la F1, gli chiede. È la ricerca della perfezione, uno sforzo continuo per progredire“, aggiunge il manager di Bottas. Oltre a questa dimensione filosofica, l’ex pilota della Mercedes sta affinando la sua condizione fisica: “C’è il cardio, la resistenza, la resilienza allo sforzo. È uno sport che secca anche dal punto di vista muscolare, quindi è abbastanza completo.”

E il rischio di lesioni?

Resta la controparte negativa di questa formazione originaria. Con il preparatore casalingo Bottas avrebbe meno probabilità di cadere…”Questa non è una questione contrattuale (con Sauber). Tutti gli sport sono “a rischio”ribatte Didier Coton. Puoi anche andare in una sala pesi e sentirti molto dolorante. Sto esagerando, ovviamente. Il rischio sulla strada aumenta, ma lo fa consapevolmente (…) Ne è consapevole e sta attento.”

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Valtteri Bottas (Sauber) al Gran Premio della Cina 2024

Credito: Getty Images

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