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L’UFC è tornata con Benoît Saint-Denis come capo

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OSSERVATORIO SPORT BUSINESS – Questo sabato 28 settembre si terrà la terza edizione del tanto atteso UFC Paris. I due eventi precedenti sono stati un successo e si prevedeva ancora una volta il tutto esaurito.

All’uscita dei Giochi Olimpici e Paralimpici, il fervore attorno allo sport rimane intatto in Francia e l’Accor Arena sarà The Place To be con più di 15.000 spettatori attesi e milioni di telespettatori su RMC e pay-per-view per vedere Benoît Saint-Denis in casa e nel main event contro il brasiliano Renato Moicano.

Si parlava dell’UFC più di quindici anni fa. Ci abbiamo lavorato più di 10 anni fa e lo speravamo quasi 5 anni fa con il pieno e totale riconoscimento della disciplina che è strutturata sotto l’egida della Federazione Francese di Pugilato.

Per questo terzo sbarco in terra francese, i posti sono esauriti in pochi minuti e i tifosi possono essere orgogliosi di aver vinto il biglietto per sostenere il francese Benoît Saint-Denis nella sua ricerca di vittorie senza dimenticare gli altri atleti nell’immagine di Taylor Lapilus, Morgan Charrière, Oumar Sy, William Gomis, Nora Cornolle, Kevin Jousset, Fares Ziam e persino Nassourdine Imanov nel co main event. Soprannominato il cecchino con un record di 18 combattimenti, sette dei quali terminati al primo round

Se qualcuno quindici anni fa, quando interrogavo Dana White sulla conquista della Francia, mi avesse detto che avremmo avuto una mappa con così tanti nomi e la possibile Marsiglia da suonare in una delle sale più belle che ci siano… non lo farei, non lo farei Non ci avrei necessariamente creduto. Eppure eccoci qui. Benoît Saint-Denis portabandiera di una squadra completa e pronta ad emozionare il pubblico.

BSD, In nome del suo stesso

A nemmeno 30 anni, l’uomo che si è soprannominato il dio della guerra è riuscito a sedurre il pubblico francese ma anche a conquistare il cuore dei tifosi internazionali con una filosofia che gli appassionati del combattimento libero apprezzano particolarmente: vincere o perire.

Benoît Saint-Denis, giovane padre, torna ad essere protagonista all’Accor Arena di Bercy pochi mesi dopo la sconfitta nell’ottagono lo scorso marzo contro Justin Poirier a Miami. Perdere un combattimento non significa perdere la guerra. Determinato a dare il massimo, si è preparato per essere lì a casa.

Con un record di 15 incontri per 13 vittorie nella UFC, il francese resta temuto nel circuito per la sua capacità di sferrare forti avversari senza risparmiarsi. Accanto alla famiglia, insegue il suo sogno: dare il massimo e affrontare le sfide una dopo l’altra in uno sport dove senso del dovere, onore e combattimento si uniscono.

Valori che porta e condivide con la sua famiglia, in particolare con la moglie Laura, anche lei atleta impegnata, presente al suo fianco in questa avventura sportiva e umana con il desiderio del francese di tornare alle origini e rimanere concentrato sull’essenziale. .

Nora Cornolle che incontriamo sempre con piacere in Francia.
Foto Mediaspolis

Sabato sera avrà voglia di portare a termine la sua missione e prima di lui arriveranno altri ambasciatori e soldati dello sport, tra cui Nora Cornolle che incontriamo sempre con piacere in Francia. Colei che non si arrende, non si arrenderà e cercherà ancora una volta di imporsi davanti al suo pubblico.

Poco più di un anno fa, nello stesso luogo, è uscita vittoriosa da una spettacolare opposizione contro Joselyne Edwards durante la quale è riuscita a sfuggire a una sottomissione. Questo sabato, per la UFC Fight Night, si ritroverà ad affrontare la brasiliana Jacqueline Cavalcanti, che conosce per averla affrontata nel 2021. Nora avrà una nuova sfida da accettare, portando con sé tutte le giovani ragazze che sognano a loro volta di entrare l’ottagono.

Perché certo è una questione di affari e i numeri danno ragione alla UFC, che si è affermata come leader nel mercato delle MMA con figurine di lotta sempre attese e seguite e oltre 282 milioni di dollari di fatturato per i 4th trimestre del 2023, ciò che conta per noi è anche la costruzione della disciplina, la sua strutturazione e il sostegno degli atleti in Francia.

Sabato sera, il nostro francese deve brillare.
(Photo by Jeff Bottari/Zuffa LLC)

Avremo lottato così duramente, ognuno al proprio umile livello, affinché la disciplina venga pienamente riconosciuta e chi la pratica venga preso in considerazione e sostenuto fino al massimo livello, che non possiamo che essere orgogliosi dell’atmosfera che ci aspetta. già unico e addirittura storico.

Sabato sera, il nostro francese deve brillare. State certi che scenderanno nell’arena con la passione e la determinazione che li hanno spinti per tanti anni dopo aver combattuto ai quattro angoli del mondo davanti a un pubblico non sempre facile e perfino ostile. Sabato sera è tempo di brillare per i francesi. Carriere fatte di conquista e di abnegazione che vanno incoraggiate. E valore.

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