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Formula 1 | Verstappen perde attualmente un milione di euro a gara

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Un ex pilota di ha una teoria sul perché l’umore di Max Verstappen potrebbe essere calato nelle ultime settimane e mesi.

Il campione del mondo del 1997 Jacques Villeneuve disse dopo Baku che il comportamento focoso di Verstappen sembrava essere scomparso, e sembrava addirittura “molto depresso”.

“Vi ricordo che perde un milione di euro per ogni gara che non vince”, Ralf Schumacher ha sorriso in risposta ai commenti di Villeneuve e riferendosi ai bonus tipici dei contratti Red Bull.

“È una cifra incredibile. L’anno scorso ha avuto tanto successo e sono un sacco di soldi quelli che sta perdendo ora, oltre al fatto che le cose non vanno più bene sul fronte sportivo. E non parlo nemmeno del bonus che perderebbe se perdesse un titolo mondiale (stimato in 5 o 10 milioni di euro, ndr)”.

Schumacher ricorda anche che Verstappen vuole costruire un impero finanziario in grado di finanziare un team GT3, il suo futuro nelle corse automobilistiche e persino sostenere alcuni giovani piloti.

“Ovviamente sono molti meno soldi che finiscono nelle casse perché sappiamo che spende molto poco nella sua vita quotidiana. Gli importa ancora del suo jet privato.”

La Red Bull, però, sembra aver capito i suoi problemi, ha fatto risalire tutto a Barcellona nel 2023 e punta tutto su Austin e sui nuovi sviluppi.

Ecco perché il consulente della squadra e mentore di Verstappen, il dottor Helmut Marko, nega questa idea. “depressione” presso la casa del suo pilota.

“Max ha un forte legame con Red Bull ed è molto leale. Ci siamo fidati di lui quando aveva 17 anni e gli abbiamo dato una cabina di guida. Non l’ha dimenticato.”

“Ma non guiderà in Formula 1 come Fernando Alonso quando avrà più di 40 anni. Ecco perché vuole avere più successo possibile ora.”

Marko ammette apertamente che Verstappen potrebbe teoricamente rescindere il suo contratto con la Red Bull.

“Ogni contratto di autista ha clausole di uscita legate alle prestazioni.”

“Sta a noi costruirgli un’auto che sia così buona che non possa e non voglia attivarli. In Azerbaijan eravamo molto più vicini a McLaren e Ferrari. Abbiamo fatto alcuni test per corroborare le nostre scoperte e in effetti è andata nella giusta direzione”.

“Ecco perché contiamo su Austin per cambiare le cose e almeno salvare il campionato piloti, sia se questi sviluppi avranno molto successo”.

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